(C.Bott.) Una bella giornata di sole, un clima
decisamente accettabile, tante bancarelle dislocate tra il lungolago e il parco
di “Chiesa rotta”, l’opportunità di conoscere attività e iniziative di associazioni
e istituzioni attive sul territorio comunale (tra le altre, la scuola dell’infanzia
“Casa del bambino”) e un doveroso spazio per la riflessione e la preghiera.
Poi
ancora la possibilità di gustare apprezzate specialità gastronomiche e prodotti
tipici, di lasciarsi tentare dallo zucchero filato, di visitare il Civico museo
setificio e di godersi il lago a bordo del battello che per buona parte della
giornata ha fatto la spola tra le due sponde del ramo lecchese del Lario,
attraccando oltre che ad Abbadia anche ai pontili di Onno, Vassena, Limonta e
Mandello, e - non ultimo - il desiderio di incontrarsi in amicizia e cordialità,
magari proprio tra un acquisto e un altro a questa o quella bancarella, e di
fare due chiacchiere.
Sono
gli “ingredienti” principali della festa di Santa Apollonia, compatrona di
Abbadia Lariana, che oggi ha richiamato in paese (e sarà così fino al tardo
pomeriggio) anche numerosi visitatori provenienti dai centri vicini, così come
da Lecco, dalla Brianza e appunto dalla sponda opposta del lago.
Bravi,
davvero bravi organizzatori e volontari che hanno dedicato tempo ed energie a
una ricorrenza ancora particolarmente sentita ad Abbadia e nei dintorni, dunque
per “mettere in scena” una festa popolare che risale agli inizi del XVIII
secolo e che ai riti religiosi unisce come detto vari altri appuntamenti.
A
santa Apollonia, al suo esempio e alla sua testimonianza si è richiamato don Fabio Molteni all’omelìa
della messa solenne celebrata in mattinata nella chiesa di San Lorenzo, accompagnata dai canti della corale di Abbadia e del Coro Sant'Ambrogio di Lierna.
Dopo essersi soffermato sulle letture della domenica e sul
messaggio delle stesse e rifacendosi all’immagine del sale richiamata nel
Vangelo di Matteo (“Voi siete il sale della terra”), il parroco ha posto ai
fedeli una serie di interrogativi: sappiamo dare realmente sapore alla nostra esistenza?
Sappiamo essere di buon esempio per gli altri? E qual è realmente la nostra
testimonianza di cristiani? “Guardando alla vita di santa Apollonia possiamo
trovare la risposta a queste domande”, ha detto don Fabio, il quale ha poi
sollecitato a non vergognarsi di testimoniare la propria fede “perché il
Signore conta su di noi per annunciare il suo Vangelo e noi siamo chiamati a
non deluderlo”.
Nel servizio
fotografico di Claudio Bottagisi, una serie di immagini della festa di Santa
Apollonia di domenica 9 febbraio ad Abbadia Lariana.
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