Già da questa
mattina i sacerdoti erano stati invitati a non effettuare durante le
celebrazioni eucaristiche lo scambio della pace e a fare in modo che la
Comunione venisse distribuita sulla mano
L’epidemia
del coronavirus “ferma” in tutte le chiese della diocesi di Como, come del
resto in quelle della diocesi di Milano, anche le celebrazioni religiose comunitarie,
a iniziare dalle messe.
A
seguito dell’ordinanza emanata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana,
di concerto con il ministro della Salute Roberto Speranza, il vescovo di Como monsignor
Oscar Cantoni ha infatti disposto “la sospensione delle celebrazioni eucaristiche
con concorso di popolo, nonché di ogni evento di aggregazione comunitario
a partire dall’orario vespertino di domenica 23 febbraio e fino a data da
definire a seguito dell’evolversi della situazione”.
Nella
giornata di domani, lunedì 24 febbraio, la diocesi fornirà ulteriori
indicazioni in merito alle celebrazioni rituali.
Sempre
in considerazione delle circostanze legate alla diffusione in Lombardia del coronavirus
la diocesi di Como, con una nota del vicario generale don Renato Lanzetti, già
da questa mattina aveva invitato a non effettuare durante le celebrazioni
eucaristiche lo scambio della pace e a fare in modo che la Comunione venisse distribuita
sulla mano, secondo le norme liturgiche vigenti.
Bel problema.
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