Lo si legge in una nota
diffusa in queste ore da Confcommercio Lecco, dove si specifica altresì che “allo
stato attuale e in attesa di eventuali modifiche o aggiornamenti nessun
provvedimento è stato adottato per quanto riguarda alberghi e ristoranti”.
A ribadirlo sono il
presidente di Fedarlberghi Lecco, Severino Beri, e il presidente del Consorzio
albergatori lecchesi, Fabio Dadati. “I nostri hotel e i nostri ristoranti -
spiegano - sono sicuri, dunque serve equilibrio. Nessuno sottovaluta la portata
dell’emergenza coronavirus, ma occorre evitare eccessi ed estremizzazioni che
non portano a nulla e che danneggiano unicamente gli operatori e i lavoratori.
Il protocollo che attuiamo è rigoroso: ogni nostro dipendente si lava le mani
con accuratezza ogni 30 minuti, le superfici vengono igienizzate con prodotti
al cloro o alcool”.
“Perché un hotel o un
ristorante sono sicuri? - aggiungono - Perché le persone principalmente vengono in
coppia, o in piccoli gruppi di amici, e non ci sono assembramenti. Chi cena, ad
esempio, lo fa stando a contatto con il proprio partner o gli amici e con il
nostro personale che pone tutte le attenzioni del caso. Invitiamo quindi sia i politici
e gli amministratori da un lato sia i media dall’altro a non seminare il
panico. Lo ribadiamo: nessuna sottovalutazione da parte nostra, ma se non si
cambia atteggiamento rischiamo di mettere in ginocchio numerose attività che
non sono per nulla pericolose”.
Nessun commento:
Posta un commento