Il parroco don Fabio durante la messa celebrata oggi pomeriggio ad Abbadia Lariana. |
(C.Bott.) “E’ certamente curioso celebrare una
messa festiva senza nessuno in chiesa, ma questo non ci impedisce di riflettere
sul significato di questa prima domenica di Quaresima”. Don
Fabio Molteni ha introdotto con queste parole la sua omelìa nella messa
celebrata oggi pomeriggio ad Abbadia Lariana “a porte chiuse”, per i noti
provvedimenti relativi all’emergenza Coronavirus, trasmessa in diretta sulla
pagina Facebook della Parrocchia di San Lorenzo.
Il
sacerdote si è subito dopo soffermato proprio sul senso del periodo che stiamo
vivendo. “E’ vero - ha detto - magari rinunciamo
a qualche dolce o alle sigarette, ma lo facciamo più che altro in nome del salutismo
corporale, quando invece la Quaresima è qualcosa di più, è mettere Dio al primo
posto e in primo piano il nostro rapporto con il Signore. Tutto il resto,
dunque il digiuno, l’elemosina, le buone azioni e la preghiera, viene di
conseguenza”.
Il
parroco ha quindi invitato a sforzarci di tornare a Dio “con tutto il cuore e
con tutto noi stessi” e a rinunciare di più alla Tv, allo smartphone e al computer
“per stare più tempo con Lui”. “E sforziamoci anche - ha aggiunto - a fare
qualche buona lettura, a commentarla insieme e a dialogare maggiormente in
famiglia, stando magari un po’ di più a tavola e guardandoci di più negli occhi”.
Poi,
terminata l’omelìa, don Fabio ha collocato su un cartellone posto accanto all’altare
la seconda tessera, dopo quella del Mercoledì delle ceneri, relativa al cammino
di Quaresima. Vi era scritto “Forti contro il male” e raffigurava l’olio dei
catecumeni ricevuto il giorno del Battesimo.
Al
termine della celebrazione eucaristica un semplice avviso: “Attendiamo
ulteriori istruzioni per le messe feriali della prossima settimana e per quelle
di sabato e domenica. Ad oggi non sappiamo ancora nulla”.
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