Luigi Castagna, morto all'età di 94 anni. |
Don Giuliano Zanotta si è rifatto proprio alle parole del missionario mandellese all’omelìa del rito funebre celebrato nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore. “Una vita lunga e intensa”, ha detto il parroco della comunità pastorale di Mandello, che già introducendo la celebrazione eucaristica aveva avuto modo di sottolineare il bene fatto da Castagna “per la comunità intera, quella civile e quella religiosa”.
“Quello
della morte è soltanto un passaggio”, ha ricordato il sacerdote facendo
riferimento anche al Vangelo di Giovanni. “E’ il passaggio del dono della vita che
abbiamo ricevuto - ha aggiunto - nella certezza che risorgeremo”.
Poi
il tenero riferimento al forte legame che univa Luigi Castagna a sua moglie Marisa,
scomparsa soltanto quattro mesi fa. “Anche quel loro tenersi sempre per mano -
ha detto - era una preziosa testimonianza di quanto bene si volessero”.
“Già,
quante belle cose ha fatto Luigi nella sua esistenza - ha tenuto a ribadire don
Giuliano, che era affiancato all’altare da don Ambrogio Balatti, da padre
Sandro Lafranconi e da padre Paolo Ancilotto - E’ stato davvero un esempio di
fede cristiana vissuta e testimoniata”.
Infine,
al termine del rito religioso, l’ultima esortazione di don Giuliano che si
rifaceva al salmo responsoriale: “Il Signore è nostra luce e allora non dobbiamo
avere timore di niente e di nessuno”. E una certezza: “Ora il nostro caro Luigi
è accolto nella pace dei giusti, ma nessuno di noi lo dimenticherà”.
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