Mattia Micheli |
“Finalmente
da Roma - aggiunge - avevano emanato un bando che pareva cucito su misura per
il nostro territorio e infatti dalla provincia di Lecco erano pervenute sul
tavolo del dipartimento per gli Affari interni e territoriali ben 54 proposte
progettuali”.
Il
consigliere provinciale continua: “Nel decreto, al netto di tutti i “visto e
considerato”, i riferimenti di legge, le circolari in burocratese e vari rimandi
agli allegati, risulta evidente che i comuni beneficiari del contributo
sono dislocati per la stragrande maggioranza nelle regioni del Sud, mentre i
comuni lombardi destinatari del
contributo sono pochissimi: uno a Lecco, uno a Sondrio, uno a Como tre a
Brescia e via di seguito”.
“Senza
esaminare nessun dato e senza entrare nel merito delle proposte
progettuali - prosegue Micheli - il ministero ha utilizzato come unico
criterio di valutazione il rapporto in negativo tra il risultato di
amministrazione e le entrate fiscali di competenza , andando di fatto a
finanziare molti comuni in disavanzo”.
“Credo
sia importante evidenziare che provvedimenti di questo tipo - sottolinea sempre
il consigliere - non sono un segnale positivo per amministratori locali e
cittadini. Passa infatti il messaggio che gestioni poco oculate vengono
premiate con risorse importanti che dovrebbero essere destinate invece ai
comuni virtuosi”.
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