Uno spazio museale racconta ora il cammino della "Gilardoni Spa" di Mandello. |
La “Gilardoni” nasce come detto nel ‘47 dall’intuito dell’indimenticato
Arturo Gilardoni. Tutto ha inizio visitando la mostra del 1927, allestita a
Como per commemorare il centenario della morte di Alessandro Volta: le
innovazioni legate all’elettricità portarono il futuro ingegnere a focalizzare
i suoi interessi di studio nel campo dei raggi X.
Risale al 1932 il brevetto
relativo al metalloscopio a particelle magnetiche per il controllo dei
manufatti metallici, che apre la strada a una sperimentazione che ancora oggi
continua in diversi ambiti produttivi.
Poi è lo stesso ingegner
Gilardoni a rivoluzionare il settore creando, nel 1948, il primo monoblocco da
terapia e, poco dopo, da media diagnostica.
L'ingegner Arturo Gilardoni. |
A partire dal secondo
dopoguerra le ricerche si focalizzano nel settore ospedaliero e, fino al 1955,
in particolare nella diagnostica per immagini, nella radioterapia e nel
controllo non distruttivo dei materiali.
Nel 1970, dopo 24 anni di
sperimentazioni e ricerche, lo stabilimento, il vecchio e piccolo filatoio,
raddoppia le sue dimensioni divenendo una struttura di oltre 17.000 metri
quadrati.
Da quel momento la “Gilardoni”
non conosce soste ed è costantemente orientata verso traguardi innovativi come
quelli della sicurezza aeroportuale e dei controlli di qualità dei trasporti,
senza tralasciare l’iniziale settore della diagnostica radiologica.
Oggi l’azienda si pone nel
mercato globale tra i principali produttori di apparecchiature a raggi X e
ultrasonore, in particolare all’interno dei settori medicale, della sicurezza e
dei controlli non distruttivi.
“Siamo da sempre convinti
che il vero valore della nostra azienda sia quello di sapere guardare
al futuro, adattandosi ai tempi o addirittura anticipandoli -
evidenzia Marco Taccani Gilardoni, oggi alla guida dell’azienda - Ma abbiamo
ritenuto importante anche la valorizzazione del nostro percorso, consapevoli di
quanto siano determinanti le radici per guardare sempre avanti, dando
continuità a quanto avviato da Arturo Gilardoni più di settant’anni fa”.
Marco Taccani Gilardoni |
“Ancora oggi - aggiunge -
trasferiamo le tradizionali competenze nella produzione di apparecchiature a raggi
X e ultrasonore in settori nuovi quali quelli delle immagini digitali e lo
sviluppo della loro interpretazione, attraverso sofisticati sistemi di
intelligenza artificiale. I nostri obiettivi aziendali vengono perseguiti senza
trascurare il contatto con le nuove generazioni e con il mondo dell’università
e della ricerca, attraverso la collaborazione con i maggiori atenei italiani e
esteri e la partecipazione ai convegni internazionali di settore, con
l’obiettivo di contribuire a creare le condizioni per l’accesso alle conoscenze
tecnologiche e per la loro continua evoluzione”.
La sistemazione degli
archivi ha consentito di focalizzare lo straordinario percorso dell’azienda,
documentando un’intensa attività divulgativa e di ricerca, tramite
pubblicazioni scientifiche, cataloghi, grafiche pubblicitarie, insieme ad
oggetti tecnologici, macchinari, applicazioni e supporti, conservati nei
depositi.
Una parte consistente di
questo fondo è costituito dalle pubblicazioni che si sono nel tempo occupate
delle scoperte innovative iniziate da Arturo Gilardoni a partire dal 1932,
insieme a quelle divulgative da lui scritte.
Tra i materiali spicca la
conservazione integrale dei Notagil,
il periodico italiano tecnico-scientifico edito da Gilardoni a partire dal 1963
con una tiratura iniziale di 10.000 copie.
Uno speciale settore è
dedicato alla conservazione dei tubi radiogeni prodotti dalla “Gilardoni” a
partire dal 1958, vere e proprie rarità tecnologiche come la serie dei “Rotagil”,
tubi ad anodo rotante per le apparecchiatile della diagnostica medicale che
apriranno ampi campi di future ricerche.
Tra le curiosità emerse
dalla consultazione dei documenti d’archivio, il progetto per un “rifugio antiatomico” semplice ed
economico, ideato da Arturo Gilardoni negli anni Ottanta, per la produzione in
serie e a prezzi contenuti di ricoveri a disposizione
Le visite al museo possono
essere effettuate durante l’orario lavorativo (fino alle ore 16 di ogni giorno).
Va detto infine che anche
la pagina di Wikipedia dedicata ad Arturo Gilardoni è stata recentemente
aggiornata, così da rendere accessibili a tutti le informazioni su una figura
che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del settore (https://it.wikipedia.org/wiki/Arturo_Gilardoni).
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