A Esino
Lario ieri sera la folla di sempre (numerosi gli adulti, ma tanti anche i
bambini) ha scelto di lasciarsi affascinare da una tradizione che si rinnova da
anni e che ogni volta regala nuove emozioni.
A
sfilare per le vie del paese sono stati, al calar della sera, i tre Re a
cavallo, che dopo aver distribuito i loro doni (quest’anno ben 850) hanno
concluso il festoso corteo - preceduti dalla cometa e accompagnati dalle note
del corpo musicale “San Vittore” - alla capanna di Gesù bambino.
Per
Esino quella appena trascorsa è stata la “notte dei Magi”, con i ricordi e i
sapori di un tempo lontano a dominare la scena e con la possibilità di
riscoprire vecchi mestieri e antiche tradizioni. Ma anche un’occasione per riflettere
sui messaggi collocati lungo il viale che conduce alla chiesa parrocchiale, a
iniziare dai primi due: una frase di Papa Giovanni Paolo II (“La famiglia è lo
specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto,
donare la vita e donare l’amore”) e una di Madre Teresa di Calcutta (“Il regalo
più bello? Il perdono. Quello indispensabile? La famiglia”).
Una
festa, dunque, dal fascino intatto, capace di far rivivere anno dopo anno le
suggestioni della notte dell’Epifania.
Nel servizio fotografico di Claudio Bottagisi, immagini dell'edizione 2020 della "Notte dei Magi" di Esino Lario.
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