(C.Bott.) Lo scorso mese di giugno una violenta
ondata di maltempo e vere e proprie colate di acqua e fango rischiarono di
mettere in ginocchio alcuni comuni del Lecchese. A subire gravi danni in
seguito a quell’inondazione furono in particolare l’Alto Lario e la Valsassina,
tanto che nei giorni immediatamente successivi agli eventi atmosferici venne
chiesto il riconoscimento dello stato d’emergenza. Si
parlò anche di stato di calamità naturale per i danni strutturali e per quelli subìti
dall’agricoltura e dalle colture.
Nella
giornata di ieri una novantina di volontari della Protezione civile della
sezione di Lecco dell’Associazione nazionale alpini hanno raggiunto proprio l’Alta
Valsassina e installato quattro cantieri a Premana e un altro a Pagnona nell’ambito
dell’operazione “Fiumi sicuri”.
Obiettivo
dell’intervento, svolto sotto l’egida della Provincia di Lecco, il ripristino
delle zone maggiormente danneggiate dalla già ricordata inondazione di giugno.
A
sovrintendere alla gran mole di lavoro svolta dai volontari è stato Pinuccio
Dajelli nel suo ruolo di coordinatore della Protezione civile dell’Ana
lecchese.
Nelle immagini, vari momenti dell'operazione "Fiumi sicuri" con i volontari della Protezione civile dell'Ana.
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