Nino Lozza, da 75 anni socio del Club alpino italiano. |
Da allora quello
con il Club alpino italiano, la più antica e più importante associazione di
alpinisti e appassionati di montagna, è stato un legame sempre più forte. E, ciò che
più conta, destinato a non spezzarsi più. Così ora, a 75 anni di distanza da
quel primo “bollino”, Lozza (94 anni compiuti lo scorso mese di agosto) ha
avuto la bella quanto meritata soddisfazione di vedersi recapitare nei giorni
scorsi una lettera a firma di Vincenzo Torti.
Nella sua missiva
il presidente generale del Cai scrive: “Caro Antonio, ho ritenuto che, in questo
anno per te particolarmente significativo per l’acquisizione del settantacinquesimo
bollino, fosse doveroso, anche da parte del presidente generale, esprimerti la
riconoscenza e la stima di tutto il sodalizio per questa tua fedeltà”.
“Se è vero, come
scrive Italo Calvino, che “le associazioni rendono l’uomo più forte e mettono
in risalto le doti migliori delle singole persone” - scrive sempre Torti,
riconfermato nel maggio di quest’anno alla guida del sodalizio per il prossimo
triennio - è ancor più vero che a rendere forti le associazioni sono le donne e
gli uomini che in esse, con impegno, esprimono entusiasmo e capacità”.
La lettera del
presidente così continua: “Sono certo che questa tua ininterrotta e convinta
appartenenza sia stata veramente l’occasione per esprimere le tue doti e ti
abbia consentito di affrontare al meglio le circostanze della vita”.
“Una ragione in
più quindi - conclude Torti - per continuare a far parte di questa grande
famiglia. Da parte mia e di tutto il Club alpino italiano un grazie sincero e
gli auguri più belli”.
Piace allora
ricordare, come già fatto in un’altra circostanza, quanto si legge nelle pagine
dell’Antologia alpinistica mandellese data alle stampe dal Cai Grigne di
Mandello nel 1974 in occasione del cinquantesimo di fondazione della sezione: “Dalla
ricostruzione del rifugio Elisa all’impegno per far conoscere a tutti le sue
belle montagne, dall’esecuzione della segnaletica su tutti i sentieri delle
Grigne a propugnatore della scuola di alpinismo “Gino Carugati” e dello Sci Cai
Mandello. Nino Lozza è l’anima dell’azione sezionale. Ha fondato la prima
scuola di comportamento in montagna in Italia per giovani dai 6 ai 12 anni ed è
presente da sempre nella squadra di Soccorso alpino. Ricercatore e
collezionista di minerali, è assertore intransigente del rispetto dovuto alla
natura”.
Nessun commento:
Posta un commento