Mariacarla Cantoni taglia il nastro inaugurale del nuovo defibrillatore. |
Come
dire privati cittadini, associazioni e pubblica amministrazione insieme per uno
scopo nobile: dotare il rione di Molina di un nuovo defibrillatore, che va ad
aggiungersi a quelli già installati sui territori comunali di Mandello, Abbadia
Lariana e Lierna.
“Questo
è il modo più vero e più autentico di fare associazionismo”, ha premesso il
sindaco, che ha poi subito ricordato il ruolo avuto da Lorenzo dapprima nel
Soccorso degli alpini poi nella Protezione civile. “Ci ha dato una grande mano
e non si tirava mai indietro - ha detto Fasoli - e lui sarebbe certamente
contento di sapere che nel nostro gruppo comunale di Protezione civile sono ora
attivi 25 volontari”.
L’importanza
dell’aiuto di tutti per far sì che si concretizzasse il “progetto
defibrillatore” era stata sottolineata appena prima da Aldo Micheli. “E’ un
dono certamente prezioso per il nostro rione e per l’intera comunità - aveva
detto - anche se naturalmente l’auspicio è che nessuno si veda costretto a
usufruirne”.
“Gli
amici dell’associazione “Gente di Molina” ci hanno chiamato e noi abbiamo
risposto”, ha affermato dal canto suo il presidente del Soccorso. “Anche noi
peraltro - ha aggiunto Giancarlo Alippi - auspichiamo che il nuovo DAE che oggi
inauguriamo sia soltanto bello da vedere”.
Il
presidente ha poi annunciato l’imminente organizzazione di un nuovo corso di
cinque ore per l’abilitazione all’uso del defibrillatore e parlando a sua volta
di Lorenzo Rigamonti ha detto: “E’ stato un nostro volontario e per noi era
prezioso, così come lo è stato successivamente per la Protezione civile, che ha
contribuito a far crescere nel corso degli anni”.
“Dietro
questo defibrillatore - ha affermato successivamente il presidente dell’Avis,
Roberto Rosa - vi è la scelta dei nostri donatori di rinunciare anche lo scorso
anno, nel sessantesimo di fondazione della sezione, alle medaglie proprio con
il proposito di devolvere il ricavato a questo nobile scopo, sull'esempio a suo
tempo indicato dall’indimenticato dottor Gianni Comini”.
“Lorenzo
ha avuto bisogno del defibrillatore, anche se purtroppo questa apparecchiatura
non ha potuto salvargli la vita - ha detto Mariacarla subito dopo aver tagliato
il nastro inaugurale - ma noi abbiamo aderito molto volentieri a questo
progetto perché lui Molina l’aveva nel cuore”.
Quindi, da parte di
tutti gli intervenuti, il “grazie” alla famiglia di Massimiliano Valsecchi per
la disponibilità dimostrata acconsentendo che il nuovo defibrillatore venisse
posizionato sull’edificio di sua proprietà e facendosi altresì carico dell’allacciamento
dell’apparecchiatura stessa alla rete elettrica.
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