Sabato
7 dicembre verrà inaugurato a Mandello il Museo di arte sacra, risultato di una
serie di azioni condivise, promosse e attuate dalla parrocchia di San Lorenzo e
dalla Diocesi di Como con il contributo della Fondazione Cariplo, con particolare
riferimento ai bandi provinciali 2017.
La
cerimonia inaugurale si svolgerà in due momenti, alla presenza del vescovo di
Como, monsignor Oscar Cantoni. Nell’arcipretale di San Lorenzo ai saluti del prelato
e a quelli del parroco della comunità pastorale di Mandello, don Giuliano
Zanotta, seguiranno gli interventi di don Andrea Straffi, direttore
dell’Ufficio di arte sacra e del Sistema museale della Diocesi di Como, e dell’architetto
Alessandro Colombo.
A
seguire è previsto il taglio del nastro, dopodiché sarà possibile visitare il museo
accompagnati da Eugenia Bianchi e da Giovanna Virgilio, referenti del Sistema museale
e responsabili del progetto.
Sorto
allo scopo di assicurare la salvaguardia, l’esposizione, lo studio e la
valorizzazione culturale e pastorale di alcune tra le opere d’arte più
rilevanti dell’arcipretale di San Lorenzo, il Museo di arte sacra di Mandello è
stato realizzato contestualmente al restauro conservativo dell’edificio
denominato “Casa del vicario” (già sede della confraternita dei Disciplini di
santa Marta) su progetto dell’architetto Sebastiano Fasoli.
Il
percorso espositivo si articola in tre sale. Nella prima, dedicata alla
confraternita dei Disciplini e caratterizzata da un affresco con la Crocifissione
di Cristo tra la Madonna e san Giovanni (restaurato con il determinante apporto dei benefattori Angela ed Enrico Bonfanti di
Mandello) è possibile ammirare
una splendida croce astile rinascimentale, tra le eccellenze della collezione.
L’ambiente
successivo è invece una finestra aperta sull’altare maggiore della chiesa di San
Lorenzo, poiché vi si trovano esposte alcune statuette provenienti dal
pregevole tabernacolo “a tempietto” di epoca barocca. Da lì è possibile
accedere all’ultima sala, dove fanno bella mostra svariate tipologie di oggetti
sacri e un notevole corredo di paramenti.
In
questa stessa sala è riservato altresì un apposito spazio agli ex voto
provenienti dalla chiesa di Santa Maria nascente di Debbio, opere che con la loro vivace
iconografia interpretano in modo efficace sentimenti di sincera devozione
popolare.
Accanto
agli ex voto vi è la porta che mette in comunicazione il museo con la chiesa. E’
proprio questa la sala più coinvolgente. Un magnifico tempio barocco che
eccelle soprattutto per gli imponenti arredi lignei e per i grandi teleri, dove
il pittore milanese Agostino Santagostino ha illustrato le storie della vita di
san Lorenzo.
L’allestimento
del museo di Mandello stato progettato dagli architetti Alessandro Colombo e
Paola Garbuglio dello “Studio Terra”.
“In
uno spazio di delicata intimità qual è quello dei locali adiacenti alla chiesa
di San Lorenzo - osservano - l’allestimento
del museo degli oggetti sacri che hanno accompagnato le vite della comunità nel
corso dei secoli deve essere improntato alla più alta essenzialità e deve assolvere
la funzione di mostrare con discrezione, quasi sparendo a favore della visione
dei pezzi”.
“Per
questo motivo - aggiungono - abbiano scelto di utilizzare un solo materiale, il
più puro e trasparente, ossia il cristallo, per realizzare vetrine, pannelli e
teche dove gli oggetti di arte sacra possano trovare la giusta collocazione in
termini di visione e conservazione e la parola scritta li possa accompagnare
connotandoli al meglio”.
Il
Museo di arte sacra di Mandello fa parte del Sistema museale della Diocesi di
Como, a cui afferiscono il Museo d’arte sacra di Scaria, il Museo del tesoro di Chiavenna,
il Museo parrocchiale di Ponte in Valtellina e il nascente Museo del Duomo di
Como.
Determinante
per la concretizzazione dell’intervento è stato l’apporto della “Costruzioni Colombo
Lilliano”, impresa mandellese specializzata in restauri conservativi del patrimonio
artistico.
Alla cerimonia inaugurale del 7 dicembre è previsto altresì l'intervento di Mario Romano Negri, presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese.
Alla cerimonia inaugurale del 7 dicembre è previsto altresì l'intervento di Mario Romano Negri, presidente della Fondazione comunitaria del Lecchese.
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