“Nelle ultime settimane la nostra bella Lierna è
salita alla ribalta della cronaca per volontà di pochi, che hanno montato ad
arte una protesta pseudo-ecologista con chiara matrice politica. Ritengo
fondamentali, in una democrazia, i contributi di un’opposizione costruttiva e
la libertà di gradimento di un progetto, che nasce dalla definizione personale,
oggettiva e emotiva, di bellezza, ma mi sorprendono le richieste della minoranza
in merito alle affermazioni sulla documentazione dei lavori di piazza IV
novembre all’indomani dell’inizio degli stessi, considerato che tutti i
documenti ufficiali sono in loro possesso dall’avvio dell’iter di 5 anni or
sono, comprese le approvazioni di tutti gli enti preposti, avvenute nei mesi
successivi fino ai giorni nostri”.
Silvano Stefanoni, dall'estate scorsa sindaco di Lierna, torna sul “caso”
dei lavori di riqualificazione di piazza IV Novembre e in una nota scrive: “Non
riesco a esprimermi sugli pseudo-ecologisti che non si sono fatti vivi per visionare la documentazione, come molti altri
cittadini hanno fatto, e limitandosi ad ascoltare una
sola campana si sono impegnati a diffondere come verità questa versione dei
fatti su Facebook, giornali, eccetera”.
“E i nipoti di Castiglioni, famoso scultore che per molti
anni ha vissuto a Lierna - aggiunge il primo cittadino - perché non ricordano
correttamente come si sono svolte le vicende che lo hanno legato al nostro
paese? Castiglioni è tornato a essere conosciuto ai più soltanto grazie all’Amministrazione
in carica negli ultimi 10 anni, perché la storia lo aveva oscurato quasi
completamente per aver lavorato nel ventennio fascista”.
Silvano Stefanoni, sindaco di Lierna. |
“Soltanto l’Amministrazione Zotti, infatti, nel 2009 ha
portato a Lierna una donazione in pessimo stato di conservazione in quanto
stipata per anni in un magazzino fatiscente. Forse, se l’avessimo lasciata lì,
ora non ci sarebbe più un’eredità Castiglioni, ma solo quello che l’esposizione
alle intemperie avrebbe salvato, cioè nulla. Quando i nipoti Castiglioni
affermano che il nonno si rivolta nella tomba hanno perfettamente ragione, ma
non per il restauro conservativo della scalinata, composta da ben 18 gradini, interrotta da
una pertinenza di passo carrabile fatto nei primissimi anni Sessanta, quando lo
scultore era ancora in vita. Il nonno si rivolta nel loculo perché la sua tomba
nel cimitero del paese è stata dimenticata per anni da tutti i parenti e resa
visibile soltanto dalla nostra Amministrazione nel 2009 e successivamente mantenuta
dall’Associazione Castiglioni”.
Silvano Stefanoni così prosegue la sua nota: “Inoltre
il restauro delle numerose opere della
donazione continua a gravare dal punto di vista economico esclusivamente sui
cittadini liernesi e, probabilmente, questo debito non si potrà estinguere in
breve tempo. Non mi risulta che i nipoti Castiglioni abbiano mai contribuito
alla manutenzione del ricordo del nonno”.
E ancora: “Nelle ultime elezioni comunali Piero
Castiglioni era in lista con il candidato sindaco Corrado Rumi. Quest’ultimo è stato
l’architetto che, come assessore nella
precedente Amministrazione, ha seguito il progetto di piazza IV Novembre dal
2009 al 2018. Quindi, se la sua lista avesse vinto le ultime consultazioni
elettorali e lui fosse stato eletto, l’ingegner Piero Castiglioni avrebbe
sconfessato il suo sindaco?”.
“Vorrei infine ricordare ai nipoti Castiglioni -
osserva sempre il primo cittadino - che i liernesi hanno da anni onorato il
ricordo del loro nonno, intitolandogli non una stretta via interna al paese e
nascosta alla maggior parte dei turisti che animano le nostre strade, le piazze e le spiagge in estate, ma il
lungolago centrale di Lierna”.
“Anche le interrogazioni in consiglio regionale di Raffaele Straniero del Pd e di Raffaele Erba del Movimento 5 Stelle mi hanno lasciato alquanto
perplesso - scrive ancora Stefanoni - perché neppure loro si sono rivolti in
Comune per avere la documentazione o qualsiasi chiarimento al riguardo, ma si
sono mossi basandosi esclusivamente sulle informazioni ricevute e sulla
strumentalizzazione politica, accusando di deturpazione di un bene monumentale
e ambientale e minacciando la revoca del contributo della Regione Lombardia
legato alla riqualificazione della piazza”.
Quindi gli affondi conclusivi: “Al contrario la Regione,
la Sovraintendenza e tutti gli enti coinvolti, grazie alla loro indiscussa
competenza, non hanno sottovalutato
alcun dettaglio e tanto meno hanno dato parere favorevole all’abbattimento di 8
cipressi se la loro presenza non fosse stata ritenuta pericolosa per
l’incolumità dei lavori che si andavano a intraprendere e se la loro stabilità futura
non fosse messa in discussione. In accordo con tutti gli enti sopracitati i
cipressi verranno ripiantati già a una certa altezza, la fontana verrà
restaurata e saranno ripristinati i giochi d’acqua e la scalinata verrà
anch’essa ripristinata, conservandola per intero. Tutto ciò è verificabile
nella documentazione del progetto depositato”.
E un’ultima considerazione: “L’amministrazione
comunale, la Regione Lombardia e tutti gli enti interessati si sono impegnati a
preservare, curare e tutelare sia il bene storico-monumentale sia quello ambientale.
A questo punto mi sia consentito concludere con una domanda a tutti i membri
del comitato pseudo-ecologista, a cui appartengono molti candidati di una lista
sconfitta alle ultime elezioni: dove rivolgevate il vostro sguardo quando a
ridosso della più bella riva del lago di Lecco, e parlo di “Riva bianca”, è stata
realizzata una zona industriale i cui capannoni sono ben visibili a tutti, liernesi
e turisti, come grandi arnie per api giganti per niente mimetizzati nel contesto ambientale? Sicuramente
l’allora minoranza non ha strumentalizzato a fini politici questo obbrobrio e
gli pseudo-ecologisti forse erano a caccia degli sciami di api giganti per le
grandi arnie!”.
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