A pochi giorni dall’intitolazione al botanico Giosuè Scannagatta
dei giardini di Villa Cipressi da parte dell’amministrazione comunale di
Varenna e dei gestori del prestigioso compendio alberghiero, numerosi
cittadini ci segnalano un episodio a dir poco sconcertante: la misteriosa e
inquietante scomparsa di una centenaria palma posta a ridosso delle mura proprio
di Villa Cipressi, lungo via del Molo di sotto.
Palma assolutamente sana, a detta di tutti, che caratterizzava
da decenni e decenni uno degli angoli più fotografati di Varenna, un tempo
lontano caratterizzato anche dalle botteghe degli artigiani del marmo nero,
vanto locale.
Un non meglio individuato “operatore”, armato di
motosega, sarebbe l’autore di questo vero e proprio blitz inspiegabile: non si
capisce se questo novello “Figaro” delle palme sia di natura comunale o
privata.
Chiediamo lumi alla vicesindaco Nives Balbi, sensibile
al verde e alle vicende di Villa Cipressi, circa l’accaduto. Vorremmo capire il
perché, l’autore e chi ha autorizzato il taglio di questa pianta che non dava
noia a nessuno.
E riteniamo che, per un sindaco come Manzoni che
aveva strepitato contro la passata Giunta per un paio di “agavi degli avi” soltanto
spostate a suo tempo dalla passerella a lago per essere trapiantate in un luogo
più ampio nei giardinetti pubblici , non sia un problema procurarsi una nuova
palma da ripiantumare nel medesimo luogo, così tipico nell’immaginario
varennese, del vero e proprio misfatto. A meno che, là dove c’era la
palma “fastidiosa”, non debba poi “crescere”altro e di altra natura, meno
nobile.
Paolo Ferrara, capogruppo di
“Uniti per Varenna”
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