di Claudio Bottagisi
Una
festa significativa. Di più, una festa importante, verrebbe da dire, perché
quando si tratta di celebrare il traguardo dei 50 anni di attività la
ricorrenza finisce con l’assumere una valenza anche un po’ speciale. E’ il caso
della Polisportiva Mandello, che sabato 26 ottobre ha celebrato a Pramagno appunto
il traguardo del proprio cinquantennale.
Mezzo
secolo di storia, mezzo secolo di sport. E sembra ieri quando tutto ebbe inizio
grazie a un ristretto gruppo di persone animate dall’intento di costituire un
sodalizio che consentisse ai giovani mandellesi di praticare l’attività
sportiva in tutte le sue forme, in una sede che il Comune aveva acquisito dalla
Moto Guzzi, l’allora Cral.
Era
il 9 ottobre 1969. Inizialmente le discipline sportive che si potevano
praticare erano quattro: l’atletica, il tennis tavolo, la pallacanestro e il
calcio.
Sarebbero
passati otto anni prima che la Polisportiva venisse costituita a tutti gli
effetti con tanto di atto notarile. Era il dicembre 1977. Esattamente vent’anni
dopo - il 26 ottobre del ‘97 - fu inaugurato il nuovo palazzetto, realizzato
grazie alla tangibile collaborazione della famiglia Buzzi e all’azione
sinergica dell’amministrazione comunale e della Polisportiva.
Quel
palazzetto - intitolato all’ingegner Luigi Buzzi, fondatore della Cemb e imprenditore
di spiccate dote tecniche ma anche umane - ospita ancora oggi un gran numero di
eventi sportivi e in anni più recenti è stato ampliato con l’aggiunta della
sala pesi.
A
ripercorrere in occasione della festa di ieri il cammino della Polisportiva è
stato Mauro Lafranconi, direttore sportivo della società. Al suo fianco
l’attuale presidente Ugo Dell’Era, che aprendo la serata e nel dare il benvenuto
agli intervenuti ha detto: “Certo è una grande soddisfazione aver raggiunto
questo storico traguardo. Sono tante le persone e gli enti pubblici e privati da
ringraziare, a partire dalle amministrazioni comunali che si sono avvicendate
nel corso degli anni e dai presidenti che mi hanno preceduto per arrivare ai
dirigenti, agli allenatori e agli atleti, che hanno sacrificato il loro tempo
libero per il bene e per la crescita di questa associazione”. “Ora il mio
augurio - ha aggiunto - è che il futuro sia sempre più roseo”.
Dopo
di lui Flavio Rumi, responsabile della sezione atletica e autentica anima della
Polisportiva, ha sottolineato che “in anni più lontani c’era grande
entusiasmo”. “Adesso è più difficile appassionare i ragazzi - ha detto - che
hanno molteplici svaghi e più attrattive di quante non ne avessero i giovani e
i giovanissimi alcuni decenni addietro”.
Poi
un pensiero per il professor Gianfausto Balatti e per Angelo Bonacina, due tra
i soci fondatori della società. “Ci hanno insegnato tanto - ha affermato - soprattutto
a non mollare mai e a fare le cose con passione, serietà e con il giusto
entusiasmo”.
Di
papà “Angelino” ha parlato subito dopo anche la figlia Giordana. “Anche quando
era malato e persino in ospedale - ha detto - mi chiedeva sempre della “sua”
Polisportiva. Lui ha sempre voluto il bene dei ragazzi e ha sempre auspicato
che i giovani potessero avvicinarsi allo sport e praticarlo in un luogo
sicuro”.
Quindi
una doverosa citazione da parte di Mauro Lafranconi per Giulio Donini e
Lodovico Andreotti, per lunghi anni custodi attenti del centro sportivo (e dei
suoi spazi verdi) e del campo sportivo. Un “grazie” anche a Benedetto Canossa e
a Gino Radice, a loro volta custodi storici della struttura di Pramagno, poi la consegna
delle targhe ai presidenti (o in qualche caso a un loro familiare) che si sono
succeduti alla guida della Polisportiva prima della presidenza Dell’Era: Giacomo
Mainetti, Franco Alippi, Fulvio Bonacina, Giuseppe Riva e Marco Orio.
Nel
suo indirizzo di saluto il sindaco, Riccardo Fasoli, ha evidenziato il ruolo
prezioso svolto in questi ultimi cinque decenni dalla Polisportiva. “Occorre
sempre reinventarsi - ha detto - così come è importante rigenerarsi e portare
avanti nuove iniziative. E poi ci si devono porre obiettivi precisi e
giustamente ambiziosi”.
A
guardare avanti ha invitato anche Serenella Alippi, assessore allo Sport, la
quale ha annunciato per il prossimo 17 novembre una tappa mandellese del
Circuito regionale giovanile di tennis tavolo.
Da
Mauro Lafranconi, infine, qualche numero significativo: “La Polisportiva
Mandello ha 1.100 tesserati praticanti e anche i corsi, iniziati nei primi anni
Ottanta con poche discipline e nostra linfa vitale, sono in costante aumento,
con una proposta che oggi comprende ben 25 attività che coinvolgono una fascia
di età che va dai 4 agli 80 anni”.
“Le
sezioni attualmente sono sei - ha aggiunto il direttore sportivo - e riguardano
l’atletica, il volley, la pallacanestro, il calcio e il tennis, oltre al “Progetto
Arcobaleno”, sempre presente con la sua responsabile Franca Lafranconi e con i
suoi ragazzi ai vari eventi Special Olympics e fautore di importanti
iniziative, ultima in ordine di tempo il progetto “Sport & cucina” proposto
la scorsa estate presso il Centro di formazione professionale alberghiero di
Casargo”.
Ad
aprire la serata era stato un apprezzato saggio di danza di sei allieve di
Gemma Della Torre, istruttrice della Polisportiva, mentre a chiuderla è stata
un’altrettanto gradita quanto scatenata esibizione del gruppo di zumba fitness di
Giordana Bonacina, preceduta dal taglio della torta di compleanno.
Molto
apprezzato anche il ricco buffet, preparato e curato in ogni dettaglio dall’associazione
“Michy… sempre con noi” di Abbadia Lariana.
Nel servizio
fotografico di Claudio Bottagisi le immagini della serata di festa di sabato 26
ottobre per i 50 anni della Polisportiva Mandello.
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