Una emblematica quanto tenera immagine di Nicola Airò ai Mondiali londinesi OCR. |
Tutti e tre - Airò, Riva e appunto Raduazzo - sono tra i fondatori della Aspid Asd (Raduazzo ne è il vicepresidente), sodalizio di cui difendono i colori ma non solo. Tutti e tre credono profondamente nella diffusione di questa nuova disciplina sportiva, le cui gare prevedono prove di corsa campestre con ostacoli naturali e artificiali quali reti e scale a pioli sospese, muri, travi di equilibrio e fossati fangosi. Insomma un mix tra un grande parco giochi per adulti e un vero e proprio percorso militare di guerra.
Tutti e tre, inoltre, sono grandi amici da tempo e condividono questa passione da poco più di un anno.
Andrea Riva, mandellese, classe 1984. |
Dopo essersi qualificati per i Mondiali che si sono
appunto disputati nei giorni scorsi in terra britannica, Nicola, Andrea e
Cristian (rispettivamente classe 1977, 1984 e 1975) erano attesi a Londra dalla
sfida più dura, sulla distanza dei 15 chilometri e con 100 ostacoli da
superare.
Ognuno di loro ha gareggiato singolarmente e ciascuno ha
dovuto dare il meglio di sé (ma già alla vigilia della competizione non c’erano
dubbi che sarebbe stato così) per superare i propri limiti e arrivare fino in
fondo.
Airò,
Riva e Raduazzo si erano del resto allenati con particolare impegno anche presso
l’Olympus Hills Arena in località Saioli, sopra Mandello, campo di allenamento
voluto, ideato e realizzato dalla loro stessa associazione.
Cristian Raduazzo, classe 1975. |
Pressoché proibitive le condizioni in cui si è
gareggiato (10 gradi la temperatura, pioggia battente, vento e fango), eppure i
due mandellesi e Raduazzo sono riusciti nell’impresa di portare a termine i 15 chilometri
di corsa.
Riva ha affrontato con successo tutti i 76 ostacoli,
mantenendo l’importantissima “band”, mentre Airò e Raduazzo l’hanno persa avendo
fallito uno dei 76 ostacoli, quasi a fine gara. Hanno però deciso di proseguire
fino alla fine così da guadagnare la
sospiratissima (e strameritata, è il caso di
aggiungere e di sottolineare) medaglia.
Per far comprendere quanto la competizione fosse dura
e al limite del proibitivo basta dire che dei 1.594 concorrenti partiti addirittura
1.041 si sono ritirati.
Cos’altro aggiungere, di fronte a questi numeri? Nulla
davvero, se non un grande, grandissimo complimento ad Airò, Riva e Raduazzo.
Un'altra eloquente immagine di Airò dopo la grande fatica. |
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