Al tavolo, martedì 15 ottobre, vi erano i rappresentanti
dell’Arpa, della Provincia di Lecco, dell’Ats, del Comune e del “Comitato dei
cittadini di Mandello per l’aria pulita”, oltre all’azienda “Gilardoni Vittorio”.
“L’argomento si presta a facili strumentalizzazioni -
afferma il sindaco, Riccardo Faaoli - perciò mi sento di fare alcune
precisazioni. Si è partiti dalla problematica degli odori e su questo l’azienda
si è sempre detta collaborativa. L’Arpa, a seguito di un sopralluogo in
azienda, ha riscontrato alcune criticità relative ai sistemi di aspirazione e
abbattimento dei fumi”.
“Ora la “Gilardoni” - aggiunge - è chiamata a stilare
entro trenta giorni un preciso elenco delle postazioni di lavoro, delle
eventuali criticità presenti e a fornire un’indicazione progettuale con
relative tempistiche per superare i problemi riscontrati, la soluzione dei
quali prescinde dalla questione odori e si configura come un’esigenza tecnica
necessaria per proseguire l’attività, a salvaguardia dell’azienda, dei
dipendenti e della cittadinanza”.
Spiega sempre Fasoli: “La proprietà e
l’amministrazione hanno espresso la ferma intenzione di ovviare al problema. Ho
personalmente rimarcato che, qualora la soluzione da adottare comportasse
investimenti tali da mettere in pericolo posti di lavoro o la continuità
aziendale, l’amministrazione comunale si renderà immediatamente disponibile a
istituire, insieme a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti, tavoli di
lavoro volti alla ricerca delle necessarie coperture. Si continuerà comunque
con le verifiche da parte di Arpa delle altre attività produttive dell’area,
così da individuare eventuali altre emissioni”.
“Posti di lavoro e salubrità dei luoghi di lavoro e di
vita - conclude il primo cittadino - non possono essere in competizione, ma
devono viaggiare di pari passo e il nostro operato è finalizzato a ottenere questo
risultato”.
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