Aldo Gallo |
All’azienda,
per cominciare, Gallo chiede perché non si doti di un impianto di captazione
dei fumi e delle polveri sottili e se il problema è di natura economica. “Se
così fosse - scrive - perché non lo dite apertamente? Le istituzioni dovrebbero
venirvi incontro e inoltre la nostra Regione eroga annualmente centinaia di
milioni di euro per sostenere industrie, artigiani e commercianti. Si potrebbe
fare ricorso a questi strumenti e noi cittadini potremmo supportavi affinché le
nostri voci vengano ascoltate da chi ci governa, quindi ottenere le risorse
necessarie”.
Al
sindaco, Aldo Gallo chiede invece di dare talune spiegazioni. Tra le altre: “Avete
mai chiesto alla “Gilardoni” perché non ha provveduto a dotarsi di un impianto
di purificazione dei fumi? Vi hanno manifestato problemi economici? E perché un
problema che coinvolge centinaia di cittadini non è mai stato affrontato in
consiglio comunale?”.
“Sindaco
- aggiunge il firmatario della missiva - lei amministra Mandello da quattro
anni e il suo mandato è in scadenza. E’ stato severo con chi scarica l’acqua
piovana nel Meria, sanziona chi accende sterpaglie provocando fumo, come mai
non ha adottato provvedimenti sanzionatori nei confronti della “Gilardoni”?....”.
E
ancora: “Non sarebbe meglio istituire un tavolo di confronto pubblico tra lei,
l’azienda e le parti sindacali per capire e soprattutto far capire ai cittadini
per quale ragione non si risolve la faccenda? I mezzi tecnici ci sono e se, torno
a dire, il problema è di natura finanziaria, allora occorre percorrere, unendo
tutte le parti, la strada maestra che ci porti a conclusione di questa penosa e
logorante vicenda”.
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