Il dipinto posizionato da ieri pomeriggio nel parcheggio antistante la Moto Guzzi. |
Realizzato da Giovanni “Gechi” Trincavelli su commissione del Comune e dominato dalla figura di Giovanni Ravelli in sella a una motocicletta, il dipinto ha sullo sfondo Mandello e il suo lago, nel cielo un aereo a ricordare quel motociclista e aviatore originario di Brescia, veterano della prima guerra mondiale, ispiratore con Carlo Guzzi e Giorgio Parodi della nascita della Moto Guzzi.
Era l’11 agosto 1919 quando Ravelli, di ritorno da un
lungo volo di collaudo, si schiantò con il suo velivolo su un campo d’aviazione
veneziano a causa dell’improvviso spegnimento del motore in fase di
atterraggio.
Il 1919, si è detto, lo stesso anno di costruzione del
prototipo Guzzi-Parodi. Della Guzzi, Ravelli avrebbe dovuto essere il
testimonial e il pilota per le competizioni. Da qui la scelta di ricordarlo e
di onorarne la memoria scegliendo un’aquila come simbolo dell’azienda che
sarebbe nata di lì a un paio d’anni.
Tornando al dipinto e detto della figura dominante di
Ravelli in sella alla sua “due ruote”, del velivolo e dello sfondo riproducente
Mandello, va aggiunto che in basso a sinistra è raffigurato un cardellino che
si riflette in una piccola pozza d’acqua. Una scelta non casuale quella di dipingere
proprio quell’uccellino che a partire dal 1954 - e per i successivi undici anni
- avrebbe dato il nome a un modello di motocicletta prodotta dalla Casa
mandellese come evoluzione del “Guzzino”.
Ammirato la sera della festa e nelle settimane successive
nel cortile dell’officina del “Giorgio ferèe”, da ieri pomeriggio il dipinto ha
trovato la sua collocazione definitiva all’esterno della Guzzi, a lato del
parcheggio antistante la fabbrica.
Così d’ora in avanti i numerosi appassionati
motociclisti soliti sostare davanti alla Casa dell’Aquila magari soltanto per
fotografare il cancello d’ingresso potranno ammirare (e immortalare) anche quel
grande dipinto.
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