Le due oche solite frequentare le rive liernesi fotografate nelle scorse settimane da Giorgio Corti. |
L’animale
in questione a volte è un cigno, altre un airone o un’anatra. Altre ancora un’oca
o un qualsiasi altro animale. Non importa tanto, infatti, quali esemplari siano
a farsi amici dell’uomo, a volte purtroppo inconsapevoli degli infimi e
spregevoli livelli a cui può giungere proprio l’essere umano. Conta invece, e
molto, il rispetto che occorre avere nei confronti di qualsiasi essere vivente.
Sempre e comunque.
Ciò
che si è verificato ieri a Lierna potrebbe rientrare in questa casistica.
Potrebbe, lo ribadiamo, perché non è da escludere che dietro quanto accaduto
non vi sia l’uomo bensì un altro animale.
Uno scatto di Alberto Locatelli dello scorso 10 ottobre. |
Ma
il fatto che il collo fosse tagliato di netto e che non vi fossero nelle
vicinanze né piume e neppure alcun segno di lotta lascia più di un sospetto. Il
timore che si sia trattato di un assurdo e gratuito atto di crudeltà (disumano,
verrebbe da dire, se non fosse che l’uomo è capace anche di peggio!) è insomma
piuttosto fondato. E bene ha fatto chi ha postato su Facebook, a commento
dell’episodio, questa frase: “Il disprezzo per la vita di qualsiasi natura è
una cosa abominevole”.
Le due oche l'estate scorsa tra i bagnanti in "Riva bianca". |
Si
confida ora nelle telecamere, ammesso che ce ne siano e che le immagini possano
far luce in qualche modo su questo incredibile quanto assurdo episodio.
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