I
complimenti ai mandellesi più attenti e sensibili in tema di raccolta
differenziata dei rifiuti, ma anche l’invito esplicito a quei “cittadini
menefreghisti” affinché rispettino le regole in vigore appunto per l’esposizione
dei rifiuti stessi all’esterno delle abitazioni e su cosa mettere (e non
mettere) in particolare dentro i sacchi viola e i sacchetti biodegradabili e
compostabili dell’umido, oltre che nel contenitore giallo destinato alla carta
e al cartone.
A
riservare una garbata quanto ferma tirata d’orecchi ai suoi concittadini per
così dire più disattenti è il sindaco Riccardo Fasoli, che sulla sua pagina
Facebook ha postato in queste ultime ore una sua nota in cui si legge
testualmente: “Tanti sacchi corretti (bravi cittadini), alcuni portati a casa e
corretti (cittadini sbadati ma bravi e con senso civico), altri rimasti in strada
(cittadini menefreghisti). Elevate cinque sanzioni da 350 euro”.
E
una riflessione: “Rispettare l’ambiente non è cosa comoda, costa fatica e
impegno. Il mondo non lo salviamo più se non riusciamo nemmeno a rispettare le
regole sui rifiuti. Forza!”.
Ad
accompagnare quel suo messaggio un collage di nove fotografie che documentano
altrettanti casi di sacchi non ritirati dagli addetti al servizio proprio
perché contenenti rifiuti “sbagliati”.
Rispondendo
poi ai commenti di alcuni cittadini Fasoli ribadisce che “ognuno
deve fare la propria parte”. E specifica: “I sacchi non conformi finiscono al
forno inceneritore, quelli conformi no”. E sulle sanzioni comminate spiega: “Ogni
sanzione potrebbe essere immorale, ma se ci sono delle regole vanno rispettate”.
E ancora: “Ai dati del 2017 eravamo
vicini al 63% di raccolta differenziata. Sui dati di recupero è disponibile il
documento di sintesi della provincia. Nel 2018 abbiamo fatto un bel balzo, ma
si saprà nei prossimi giorni… Credo che le sanzioni siano doverose e che sono
stati dati il tempo e il modo per ovviare. I sacchi contenenti rifiuti non
corretti restano lì eccome, altrimenti i pochi cittadini “cattivi” (e anche
qualcuno che ora fa il bravo) se ne fregherebbero ancora di più delle regole, con
la certezza che tanto il sacco viene raccolto comunque”.
Seguire le regole, ovvio; rispettare l'ambiente, naturale. Ma Voi? Raccolte di rifiuti comunissimi (p.e.: plastica e vetro) ultra-dilatate nel tempo. E se io non avessi (e non ho) la macchina? Come li porto in "Carletta"? A spalla? E se i sacchi viola la "Carletta" non li prende e Voi passate due volte al mese, io dove li metto quando son pieni? O dove dovrei mettermeli? A parlare siam buoni tutti, a fare e, soprattutto, a far bene, pochissimi. E Voi non siete l'eccezione. Cordialmente.
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