Ambrogio
di Milano è il primo testimone del culto di San Vittore. Celebre l’inno in
onore dei martiri Vittore, Nabore e Felice, soldati originari della Mauritania
che morirono in difesa della fede.
Il
legame con la metropoli lombarda fu il primo veicolo della diffusione della
devozione a questo santo che incarnava l’ideale della fede testimoniata con il
martirio.
Devozione che ha significato un progressivo stratificarsi di
composizioni musicali dal IV al XIX secolo, per la maggior parte in area alpina
e subalpina. Molte composizioni sono entrate nella pratica liturgica nei
repertori ambrosiani e in quelli romani, a consolidamento di una pratica
devozionale mai venuta meno.
Domenica 20 ottobre alle 20.30 nella chiesa di San Nicolao a
Lugano si terrà invece il programma “Vêpres
de la Vierge” con Dupré Ensemble.
La composizione di inizio ‘900 si colloca perfettamente nel
contesto della pratica liturgico-devozionale di quel periodo storico in cui i
musicisti francesi, titolari dei grandi organi parigini, esprimevano il loro
desiderio di innovazione e nel contempo di attaccamento alla tradizione.
Tradizione nel senso dei valori secolari espressi dal
cattolicesimo, innovazione nel senso della ricerca di sonorità in qualche modo
sperimentali e all’insegna di una concezione alla cui base vi era l’idea
dell’improvvisazione. Era la festa dell’Assunzione del 1919, quando Marcel
Dupré sostituì Louis Vierne alle tastiere del grande organo della cattedrale di
Parigi. Vierne stesso raccontò il piacere di sentire l’eco di Cesar Franck
nelle note di Dupré.
I
concerti in Svizzera, a ingresso libero, sono organizzati da “Cantar di pietre”,
capofila svizzero del progetto “VoCaTe”, con la direzione artistica di Giovanni
Conti.
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