La
terza edizione del Trail delle Grigne Sud, in scena sabato 28 settembre a Mandello, ha visto
quasi 300 atleti impegnati sul versante meridionale delle Grigne.
La
gara regina, il TGS Extreme, ha visto 126 atleti portare a termine un percorso
duro, arduo ma anche estremamente suggestivo, della lunghezza di 41 chilometri
per ben 3.600 metri di dislivello.
L’edizione
di quest’anno ha avuto un assoluto dominatore in Luca Arrigoni. Il corridore
della “Serim” si è posto subito al comando, facendo immediatamente selezione e
guadagnando a ogni rilevamento cronometrico, fino a concludere la sua fatica in
5 ore 6 minuti e 6 secondi, con ben 15’ di vantaggio sul campione uscente
Danilo Brambilla (“Falchi Lecco”).
Terza
posizione per Federico Arrigoni Marocco (“Cs Cortenova”) partito con più
circospezione e 5° al primo intermedio, ma andato poi in progressione fino a
guadagnarsi il gradino più basso del podio a 44’ dal vincitore.
Lorenzo Beltrami, vincitore della gara Sprint, in discesa verso il traguardo. |
Lotta
più accesa nella gara Sprint di 21 chilometri (per 1.750 metri di dislivello),
dove il campione uscente Lorenzo Beltrami (“Falchi Lecco”) ha preso subito il
comando delle operazioni, accumulando il suo vantaggio nella parte centrale della
corsa, fino a chiudere in 2 ore 10’42” davanti all’altro grande favorito della
vigilia, Andrea Rota, staccato di 7’. Terza
posizione per il compagno di colori del vincitore, Filippo Ugolini, a 8’.
A
Marta Cereda (Gruppo escurs. Falchi olginatesi) la gara femminile in 2 ore 54’16”,
con 2’21” sulla rumena Vasilica Nastrut (Team Pasturo) e 18 su Elena Caliò,
anche lei targata Team Pasturo. Al traguardo sono giunti in 113 su 126 partiti per
quanto riguarda il TGS Extreme e in 160
su 163 partiti per il TGS Sprint.
“L’edizione
di quest’anno - commentano gli organizzatori - è stata sicuramente la più dura
delle tre fin qui svoltesi. Nelle prime ore del mattino un violento scroscio di
pioggia ha reso il tracciato, già di per sé impegnativo, ancora più ostico,
poiché viscido e scivoloso. L’attenzione richiesta, soprattutto durante le
discese, era quindi molto alta e non sono mancate scivolate sul fango”.
“In particolare - aggiungono - un runner lecchese
è caduto nei pressi del rifugio Bietti-Buzzi, ha proseguito per un po’ di
chilometri fin quasi al rifugio Elisa, dove però il medico ha
deciso di fermarlo, visto il dolore al torace, e di portarlo con l’eliambulanza
all’ospedale di Lecco. Anche un altro concorrente è stato soccorso con
l’elicottero nei pressi della Gardata, dopo una caduta che gli è costata una
distorsione al ginocchio. Nulla di grave, tuttavia, per i due atleti, che
saranno però costretti a un riposo forzato nelle prossime settimane”.
In
definitiva una giornata impegnativa in tutti i sensi, ma di grande
soddisfazione per i finisher.
I
ringraziamenti vanno alle squadre del Soccorso alpino di Lecco intervenute
tempestivamente nei momenti critici, oltre che ai Comuni di Mandello, Abbadia Lariana
e Lierna toccati dal tracciato. Fondamentale, poi, per il successo della manifestazione
il lavoro dei 140 volontari che hanno dato un apporto eccezionale e dei numerosi
sponsor che hanno reso possibile l’effettuazione dell’evento, già lanciato verso
la prossima edizione del 2020.
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