Domenica 29 settembre in Centro Lario, davanti a Varenna, si esibirà la pattuglia acrobatica delle Frecce tricolori. Vanto italiano nel mondo, sicuramente si preannuncia uno spettacolo all’altezza delle aspettative.
Già
una decina circa di anni fa il medesimo specchio di lago aveva ospitato uno spettacolo
analogo, allora sostenuto economicamente dalla Provincia di Lecco, da altri enti
e da sponsor privati.
Ora,
belle certamente le Frecce: ben vengano ancora sul Lario. Ma chi le pagherà?
Le
scarne notizie raccontano di costi superiori ai 70.000 euro, di cui 40.000 in
capo a Varenna.
E
in cosa consistono tali ingenti costi? Chi li sosterrà e come? Chi sono i reali
organizzatori? Chi ha la responsabilità effettiva dell’organizzazione, compresi
gli importanti e delicati aspetti relativi alla sicurezza, visto il numero
assai elevato di spettatori attesi?
Paolo Ferrara, capogruppo di "Uniti per Varenna". |
L’Amministrazione
Manzoni ha provveduto a chiedere contributi a destra e a manca ad associazioni,
enti e comuni limitrofi (più o meno), con ritardo e quando probabilmente ci si
è resi conto di aver fatto un passo più lungo della gamba (e del “braccino” già
notoriamente corto).
Già,
perché non si comprende il motivo per cui il sindaco Manzoni si lamenti di aver
impiegato due anni circa (lavori ad oggi ancora non terminati) per ripristinare
la frana di Fiumelatte e di averlo potuto fare solo grazie a un contributo
regionale, per poi spendere di botto 40.000 euro per le Frecce tricolori,
continuando poi a elemosinare soldi qua e là.
Questi
sono i frutti dell’improvvisazione e del voler fare tutto da solo, non coinvolgendo
dall’inizio altri interlocutori che di fronte a un’opportunità simile avrebbero
contribuito con maggior convinzione e apporto finanziario.
Per
non considerare poi lo stato in cui versa ancora oggi la centrale via Venini
(di queste ore, un’ulteriore profonda buca), il piazzale di Pino, oppure la
pavimentazione della passerella a lago, o l’illuminazione pressoché assente a
Olivedo o le danneggiate panchine di piazza San Giorgio.
20
minuti di spettacolo, a 4.000 euro al minuto… Tutto bello, certo. Ma era
davvero questa, allo stato attuale di degrado del paese, la priorità?
Da
ultimo, il contributo presunto di 20.000 euro che l’Associazione degli operatori
turistici di Varenna e Perledo avrebbe stanziato per cofinanziare l’iniziativa.
Premesso che il privato può spendere come ritiene più opportuno i propri fondi,
rende felici sapere che a Varenna esiste oggi un’associazione così in buona
salute da poter spendere di botto una cifra così significativa.
Viene
spontaneo chiedersi, quindi, a chissà quanto ammonti il bilancio totale degli
utili! Soprattutto perché nel passato mandato amministrativo, adducendo
viceversa motivazioni di un esile bilancio, tale associazione si è sempre
rifiutata di mettere a disposizione almeno un centesimo per le spese dirette di
gestione dell’Ufficio turistico, tutto a carico dell’amministrazione comunale.
Con
un pizzico di malizia, verrebbe da pensare che le ragioni, allora come oggi,
fossero meramente politiche.
Paolo Ferrara - capogruppo “Uniti per Varenna”
Nessun commento:
Posta un commento