Da Paolo Ferrara
e Luigi Vitali, consiglieri della lista di minoranza “Uniti per Varenna”, riceviamo
e pubblichiamo:
In
qualità di capogruppo di “Uniti per Varenna” respingo al mittente le garrule e
sguaiate affermazioni del sindaco, Mauro Manzoni, in merito all’intitolazione
all’ex sindaco Giorgio Monico della “passerella” di Varenna.
Sguaiate
per i toni intimidatori verso quei consiglieri che non la pensano come lui (e
meno male, dico io) come accaduto nello specifico attaccando direttamente uno
dei miei due colleghi, ossia Luigi Vitali. Lo ha fatto in modo provocatorio in consiglio
comunale e in tale sede gli si è replicato in modo diretto.
Vediamo
che però la questione si sta strumentalmente trascinando sulla stampa, per
scelta di Manzoni con attacchi personali. Così non va proprio.
Per
quanto concerne l’intitolazione a una persona meritevole ma in passato recente
divisiva (e qui Manzoni non giochi a fare lo smemorato) non si aveva di
principio nulla da eccepire: era anzi l’occasione per chiudere vecchie frizioni
del passato che avevano coinvolto molti, in paese.
Ma
le modalità “carbonare” e autoreferenziali di gestire la questione non devono
far pensare a Manzoni che davanti a fatti compiuti la minoranza si debba
adeguare e piegare la testa. Non ci intimidisce e, soprattutto, la linea veda
di dettarla ai suoi colleghi, non al consiglio comunale.
Personalmente
poi, come detto in Consiglio, le santificazioni non le amo particolarmente.
Certo, in passato Varenna ha avuto buoni sindaci: semplificando, Monico appunto
ad esempio per la passerella, Cavalli per cosa voglia dire vivere per la
propria comunità, dedicandole tempo e energie senza risparmio, Molteni per il
parcheggio multipiano.
E
del nostro caro Manzoni che dire? Passerà come meteorina, lasciando a futura
memoria qualche metro di marciapiede allargato di pochi centimetri, il
piedistallo di una statua abbattuta e per aver demolito un gradino della scala
della chiesa, nel tentativo di sfogare la rabbia covata in cinque anni di
opposizione.
E,
caro sindaco, un consiglio: lei che mai ha sprecato una goccia di sudore per
far volontariato attivo in quel di Varenna lasci stare Luigi Vitali, persona
esemplare e che ha speso tanti giorni della sua vita per l’amore di Varenna,
tra amministrazione comunale, Protezione civile, Parrocchia e tanto altro.
Questo si chiama rispetto.
Paolo Ferrara
Sono
amareggiato per le parole del sindaco Manzoni. Strumentalizzare la mia
astensione su qualcosa di imposto, e non dico concordato ma nemmeno comunicato,
è un atto di pura arroganza.
Con
Monico ho amministrato tanti anni e il mio gruppo consiliare ne ha riconosciuto
la figura di buon amministratore pubblico. Altro è utilizzare ancora una volta
la sua memoria per dividere e non per unire. A questo gioco non ci stiamo.
Luigi Vitali
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