Violenti
temporali e una volta di più il Lario è in ginocchio. Questa volta a pagare a
più caro prezzo i danni del maltempo abbattutosi sul Lecchese nella serata di
ieri è stata la Valsassina, peraltro già messa a dura prova dai nubifragi dei
giorni scorsi e delle ultime settimane di luglio.
Casargo
è nel fango e tuttavia non rimane a guardare e si rimbocca le maniche lavorando
di gran lena per ripulire le strade, sgomberare le abitazioni e dare un riparo
provvisorio agli oltre 140 sfollati.
Il
paese, insomma, vuole rialzarsi al più presto e chiede interventi urgenti per
non rischiare prima o poi di scomparire e soprattutto per continuare a
investire sul turismo.
“Questa
zona è attraversata da vallette che vanno messe in sicurezza al più presto se
non si vuole che Casargo sparisca”, è il commento del sindaco, Antonio
Pasquini, che aggiunge: “Occorrono soldi e progettazioni, vanno valutate le
situazioni idrogeologiche e serve un piano di sicurezza per tutta la vallata.
Siamo partiti investendo sul turismo, chiediamo ai lecchesi di tornare qui, di
aiutarci a ripartire”.
Intanto una vera e propria task-force si è mobilitata
per venire incontro alla popolazione, colpita dal nuovo terribile evento
meteorologico. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, alla Protezione civile e
alle autorità pubbliche, vi sono i tecnici del Soccorso Alpino - stazione di
Valsassina e Valvarrone, operativi per tutta la notte tra martedì e mercoledì.
Ingenti, come detto, i danni, con auto sepolte dal
fango, muri crollati e cancellate divelte. E nuovi temporali parrebbero essere
alle porte, stando alle previsioni meteorologiche.
Nel frattempo è stata chiusa la strada provinciale
67 dell’Alta Valsassina e della Valvarrone nel tratto compreso tra l’innesto
con la Sp 66 (via per Narro) a Casargo e il ponte di Premana. Riaperta invece
la stessa strada provinciale nel tratto che era stato chiuso al traffico a
seguito dello smottamento del 3 giugno scorso.
Il
provvedimento riguardante Casargo, valido sino a successiva revoca, si è reso
necessario per dare modo alle ditte specializzate presenti sul posto di
procedere alla rimozione delle ingenti quantità di materiale detritico
depositato in carreggiata.
L’altra
ordinanza, in vigore dalle 10 di mercoledì 7 agosto, si è resa necessaria per
sbloccare dall’isolamento Pagnona e Premana. Riaperta quindi la strada nel
tratto compreso tra il Pk 13 + 200 e il PK 13 + 500 (intersezione con il
sentiero per il monte Legnone) in territorio del comune di Pagnona.
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