Mauro Manzoni, sindaco di Varenna. |
Dal sindaco di
Varenna, Mauro Manzoni, riceviamo e pubblichiamo:
I
recenti comunicati e le prese di posizione di Paolo Ferrara denotano idee contraddittorie,
segno di una certa confusione che pare pervada il gruppo di minoranza.
Più
volte, anche nella seduta di consiglio comunale, afferma che non ci sia nulla
da eccepire nell’intitolazione a una persona meritevole e a un buon sindaco come
Giorgio Monico, della passeggiata a lago, quindi dichiara che non ama le
santificazioni, infine dà (loro pieno diritto) voto contrario.
La
sua motivazione? E’ questione di metodo (ci dica apertamente, se vuole, le vere
motivazioni di questa querelle, a uso e consumo giornalistico).
Ferrara
mostra anche poca chiarezza nel riportare le affermazioni del sindaco e
trasforma, artificiosamente, la normale dialettica di un consiglio comunale in
toni intimidatori e attacchi personali.
Dire
che io abbia usato un tono intimidatorio (dal dizionario Devoto-Oli “inteso a
imporre soggezione, sottomissione, timore”) verso un consigliere nell’esercizio
delle sue funzioni, è una cosa gravissima. Chi mi conosce sa che sono ben
lontani dalla mia persona certi atteggiamenti.
Come
molti presenti hanno potuto ascoltare con le loro orecchie, visto il numeroso
pubblico presente alla seduta di consiglio comunale dello scorso 30 luglio (e
prova ne è anche la registrazione audio, disponibile come sempre sul sito www.viverevarenna.com), il sindaco
si è limitato a mostrare “sconcerto” per la decisione assunta dal consigliere
Vitali di astenersi, visto che ha amministrato insieme a Monico proprio negli
anni in cui veniva progettata e costruita la passerella a lago, aggiungendo poi
che ognuno in coscienza poteva votare quello che più riteneva giusto.
Una
semplice e legittima considerazione che chiunque avrebbe potuto fare. Il sindaco
stima da sempre il consigliere Luigi Vitali e non è certo un voto diverso dal
suo che diminuirà anche solo minimamente la stima nei suoi confronti.
E’
un peccato per il Comune e per i cittadini di Varenna questa incoerenza nel
pensiero del consigliere Ferrara.
Aggiungo
che sulla considerazione futura che Ferrara fa della mia azione mi importa
poco. Ogni giorno lavoro per Varenna, impegnando le mie energie dal piccolo
marciapiede (che taluni considerano di poco conto) a progetti più ampi,
trovando pure il tempo per rispondere a queste misere querelle a uso e
consumo giornalistico.
Termino
qui il mio intervento: ho già - ahimè - speso troppo tempo per replicare alle
infime parole del Ferrara.
Mauro Manzoni
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