José Nasazzi, originario di Esino Lario. |
Vi parteciperanno queste squadre: ColicoDerviese, Esino, Aurora, Us Talamonese, Foppenico, Pentapiateda e Accademia Como.
Già lo scorso anno, in giugno, Esino aveva proposto una serie di eventi nel segno e alla scoperta del gran mariscal (il "gran maresciallo"), José Nasazzi appunto, origini esinesi, capitano della Nazionale di calcio dell’Uruguay che all’edizione inaugurale dei Mondiali del 1930 sollevò al cielo la Coppa del mondo dopo aver sconfitto in finale l’Argentina per 4-2.
Già lo scorso anno, in giugno, Esino aveva proposto una serie di eventi nel segno e alla scoperta del gran mariscal (il "gran maresciallo"), José Nasazzi appunto, origini esinesi, capitano della Nazionale di calcio dell’Uruguay che all’edizione inaugurale dei Mondiali del 1930 sollevò al cielo la Coppa del mondo dopo aver sconfitto in finale l’Argentina per 4-2.
Il primo atto era stato rappresentato da una serata storica,
sportiva e culturale con numerosi ospiti che avevano ripercorso la storia di un
uomo che ha conquistato il mondo calcistico. Si era parlato del calcio di ieri
e di oggi e del fenomeno dell’emigrazione in un’epoca lontana.
Era stata poi la volta di un Memorial calcistico
riservato alla categoria Pulcini, con la partecipazione di sei squadre
(Francia, Jugoslavia, Romania e Belgio, oltre all’Uruguay e a una formazione
locale) che avevano simbolicamente rappresentato le nazionali europee che
parteciparono al Mondiale datato appunto 1930.
Quindi la cerimonia di commemorazione e la posa di una
targa ricordo - donata dall’Ambasciata dell’Uruguay in Italia - nel
cinquantesimo della morte di Nasazzi.
José Nasazzi vinse come detto la prima Coppa del mondo
(che allora si chiamava Coppa Rimet) nel 1930 a Montevideo.
Due titoli ai Giochi olimpici, quattro campionati
sudamericani e il titolo mondiale appunto del ‘30 nella sua carriera
calcistica, con ben 850 presenze, lo confermano uno tra i difensori più forti
nel mondo calcistico uruguaiano, tanto che dopo la sua morte - avvenuta il 17
giugno 1968 - il Club Atlético Bella Vista decise di dedicargli il proprio
stadio: il “Parque José Nasazzi” di Montevideo.
Nato da madre basca e padre italiano, Nasazzi era originario
come già detto di Esino Lario.
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