George Clooney, proprietario a Laglio di Villa Oleandra. |
Futura dimora italiana del celebrato
attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense
sarebbe Lierna e così Roberto Pozzi, sindaco di Laglio, il piccolo comune
affacciato sul Lago di Como dove sorge Villa Oleandra, di proprietà come noto
proprio di Clooney, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook uno scherzoso ma certamente
singolare post.
Nel testo, oltre a lanciare l’allarme
per la possibile “fuga” del bel George, il primo cittadino, 66 anni, riaccende
il campanilismo tra la sponda comasca e quella lecchese del Lario.
“George no! Quel ramo no… - premette Pozzi - Scriveva l’autore: “Quel
cielo di Lombardia, così bello quand’è bello, così splendido, così in pace…”.
Come si sa il Manzoni ambientava il suoi Promessi sposi, romanzo italiano più
famoso all’estero, in quel ramo che volge a mezzogiorno. L’avesse ambientato
nel ramo “giusto”, “così bello quando è bello” sarebbe probabilmente suonato: Sempre
bello, anche quando è brutto”.
“Si scherza, fratelli lecchesi, si fa
per scherzare - aggiunge il sindaco di Laglio - ma la
notizia che il “nostro” George Clooney sia interessato a spostare la residenza in
qualche magione liernese ci fa trasecolare. Orbene,
dobbiamo metterlo in guardia dal commettere irreparabili errori. Con tutta l’amicizia e l’amore per le
adiacenti acque lariane”.
E ancora: “Ma la poesia, i colori, i suoni, le atmosfere, la magìa di quel tratto di
lago che scorre dall’assonnata Como alla furba Tremezzina non sono
riproducibili altrove. La brezza leggera della breva e il solletico generoso
del tivano. Lo sguardo corrucciato o limpido della luna dal Monte Piatto, che
risplende sulla Pliniana. Le ville
affacciate a far gara di austerità, semplicità e profumi. Il rigore geometrico dei loro giardini all’italiana”.
Poi le ultime considerazioni: “Quelle voci che da Pognana, liti tra fidanzati o pianto di bimbo
o musica antica, si adagiano stanche sul giardino dell’Oleandra. E quelle acque così meteoropatiche da assumere
tutte le gradazioni di un cielo bruegeliano solo
qui, George. Solo qui. E i ricordi,
George, i ricordi, lì dov’erano vagiti, valgono più della privacy di una foto
rubata. L’Oleandra respira storia. Vera. Ma sarà... Sarà quel che sarà”.
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