Il gruppo
consiliare di opposizione ne aveva chiesto la cointitolazione a Stefano “Stevenin”
Dellamano
(C.Bott.) Fa discutere, negli ambienti
politico-amministrativi di Varenna, la scelta di intitolare la panoramica passerella
a lago che collega l’antico borgo a Olivedo all’architetto Giorgio Monico, scomparso
nel 2012, che fu per anni apprezzato sindaco della “perla del Centrolago”.
A
sollevare perplessità è il gruppo di minoranza “Uniti per Varenna”, che
contesta non certo la figura di Monico - definita ieri in sede di consiglio
comunale “certamente di rilievo e di spicco, sia in campo professionale sia
amministrativo” - quanto le modalità che hanno portato la maggioranza a
prendere appunto quella decisione.
Premesso
che la passerella “è stata strumento essenziale per far spiccare un ulteriore
balzo a Varenna e includerlo tra i borghi più belli del Paese”, lo schieramento
di opposizione guidato dal capogruppo Paolo Ferrara ne chiedeva la
cointitolazione a Stefano Dellamano, più conosciuto in
paese come “Stevenin”, che fin dagli anni Cinquanta aveva “spinto” la
realizzazione la passerella, che all’epoca pareva dovesse rimanere un sogno.
Giorgio Monico, per lunghi anni sindaco di Varenna. |
“Ci
sembrava che dedicare tale opera sia a chi l’aveva in fondo sognata e
preconizzata sia a chi successivamente l’aveva realizzata - hanno detto in sede
di consiglio comunale gli esponenti di “Uniti per Varenna” - fosse più che
corretto e in fondo anche un modo di ripercorrere quella modalità, cara proprio
a Monico, di tenere assieme, nell’amministrare, i “milanesi” e i varennesi”. Il
sindaco Manzoni ha invece sostenuto che ciò non era realizzabile, perché a suo
dire i curricula dei due non sono paragonabili e, testuale, metterli accanto
sarebbe imbarazzante”.
“Siamo
certi che questa sia una scivolata - ha affermato il capogruppo Ferrara - perché
in fondo chi ha genitori con curricula tali da potersene vantare? Eppure ciò
non toglie loro il merito di averci dato vita, esempio e desideri. E del resto non
è il curriculum a determinare intitolazioni o altro”.
“Uniti
per Varenna” ha altresì ricordato che un paio d’anni fa il gruppo aveva proposto
al sindaco di dedicare la sala civica al piano terra del palazzo municipale,
poi intitolata allo storico Vittorio Adami, all’indimenticato parroco don Lauro
Consonni, “personaggio - hanno ricordato i consiglieri di opposizione in sede
consiliare - che il curriculum adatto ben lo aveva, se la logica fosse stata la
medesima”.
“Allora
la risposta di Manzoni era stata vaga, evasiva e non positiva - hanno aggiunto
- ed è un peccato perché sia Monico sia don Lauro, tra l’altro persone che si
stimavano e che avevano più volte collaborato nei rispettivi ruoli, tanto hanno
fatto per il bene di Varenna e dei suoi cittadini”.
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