Un progetto ambizioso e con un grande potenziale,
quello illustrato questa settimana in Valvarrone per iniziativa del sindaco, Luca Buzzella, il quale ha sviluppato l’idea del geologo Cristian Adamoli e
dell’ingegner Claudia Anselmini: un ponte "tibetano" lungo 430 metri, con un’altezza
di oltre 200 metri, sospeso sul torrente Varrone e che collega Tremenico con Lentree
e le miniere, con una prima bozza elaborata dallo studio Protea Ingegneria.
Alla presentazione è intervenuto l’assessore regionale
Raffaele Cattaneo. Con lui, alcuni pubblici amministratori del territorio.
Il sindaco Buzzella ha sottolineato che “il supporto
della Regione e degli altri enti è fondamentale, così come la cooperazione tra
pubblico e privato”. “La valle - ha detto - ha bisogno di uno shock e di un
sogno e questo può essere il progetto ponte-miniere che si uniscono, creando
qualcosa di assolutamente unico, con un grande indotto e cn nuove opportunità
per l’intero territorio e non soltanto per la valle”. “Crediamo nel potenziale di questo progetto - ha aggiunto il primo cittadino - e faremo il
possibile per portarlo a compimento”.
L’assessore all’Ambiente della Regione
Lombardia al termine della visita alla miniera ha dichiarato: “La miniera di
Valvarrone è molto bella e suggestiva. In Regione abbiamo a disposizione un piano per il
recupero delle miniere dismesse, all’interno del quale potremmo inserirla. La
particolarità di questa miniera è che ha una parte dimessa e una attiva. Sarà perciò
necessario approfondire se, separando le due aree, si potrà rendere oggetto la
parte dismessa della miniera di un riutilizzo a fini turistici, per un rilancio
di questa area”.
“Valorizzare un bene particolare come questa miniera,
soprattutto a fini turistici - ha aggiunto Cattaneo - vuol dire trasformarlo in
un punto di attrattiva per chi trascorre le vacanze sul Lago di Como. Sarà
necessario un progetto che includa lo sviluppo e la valorizzazione dell’area appunto
a fini turistici, favorendone l’accessibilità. I sindaci mi hanno mostrato un’ipotesi
di ponte sospeso pedonale per raggiungere le miniere, un piano con un impatto
economico non trascurabile che dovrebbe essere inserito in un progetto più
ampio, che si traduca in un’azione amministrativa appropriata al fine di
valorizzarlo e di renderlo attuabile”.
“Il prossimo passo - ha concluso l’assessore - sarà un
incontro tra tutti gli enti coinvolti e gli assessorati della Regione Lombardia
per pensare insieme a un progetto integrato per valorizzare la Valvarrone”.
Il consigliere regionale Mauro Piazza dal canto suo ha
spiegato: “Parliamo di un’attrazione nell’attrazione, perché mettere insieme un
ponte con queste caratteristiche e le bellissime miniere rappresenta qualcosa
di unico che richiederà diversi servizi accessori e che potrà creare non poche
opportunità per il territorio lecchese e della valle. Abbiamo un richiamo come il
Lago di Como che deve essere sfruttato e questa è un’occasione”.
Il consigliere provinciale Mattia Micheli oltre a sottolineare
la validità turistico-economica del progetto ha messo in evidenza l’importanza
“di pensare opere propedeutiche sul fronte viabilistico e infrastrutturale determinanti
per dare maggiori opportunità all’idea di crescere e svilupparsi”.
Il progetto ha incassato anche il pieno sostegno della
Comunità montana, rappresentata da Ferruccio Adamoli. “Il prossimo direttivo
della Comunità montana - ha detto - non si farà scappare l’occasione di
sostenere un progetto così ambizioso e strategico per la crescita turistica e economica
di questo territorio”.
Piena collaborazione anche da Camillo Carnazzola, che
rappresenta la proprietà delle miniere: “La vecchia parte che non è più
produttiva, ma che è di eccezionale bellezza, potrà essere rapidamente adibita
alle visite turistiche senza alcun problema rispetto alla parte di miniera ancora
utilizzata. Noi siamo disponibili a collaborare al progetto, che ci piace
moltissimo”.
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