(C.Bott.) Cerimonia di consegna, ieri nella piazzetta
di Fiumelatte intitolata a Pierantonio Cavalli, del defibrillatore donato in
memoria di Moira Ronchetti.
Nel
suo intervento il sindaco di Varenna, Mauro Manzoni, ha spiegato che si è
scelto di collocare il salvavita in quel punto strategico “sia perché facilmente
accessibile agli abitanti della frazione, sia perché usufruibile anche dai numerosi
turisti e lavoratori che transitano sulla strada provinciale 72 e che
potrebbero averne necessità”.
“Oggi
un segno che richiama la vita, la speranza e la salvezza, com’è appunto un
defibrillatore - ha detto il primo cittadino - si accompagna a un ricordo soltanto
apparentemente di morte. Chi infatti ha donato l’apparecchio al Comune ha
chiesto espressamente di rimanere anonimo e di offrirlo alla memoria della signora
Moira Ronchetti, che ci ha lasciato due mesi fa per un male incurabile”.
Manzoni
ha aggiunto: “Ringrazio i genitori e il fratello di Moira per la loro presenza e il sindaco di Lierna, Silvano Stefanoni, paese di residenza della
signora Ronchetti. Moira ha combattuto una dura battaglia
contro la malattia, come hanno testimoniato i suoi familiari, e durante questo
combattimento è stata coraggiosa, mai arrendevole, ricolma di speranza, sempre
fiduciosa di poter tornare guarita ai suoi affetti familiari e al suo amato
lavoro”.
Poi
un’ultima riflessione: “Purtroppo le persone che l’hanno amata sentono ora la
sua mancanza, il vuoto della sua assenza: questo piccolo gesto che compiamo in
sua memoria sia di conforto divenga segno visibile di ricordo prezioso, sia da
monito a tutti noi perché sappiamo essere più attenti alle cose essenziali,
tralasciando le nostre miserie quotidiane, perché, come scrisse un monaco, “nulla
va perduto della nostra vita: nessun frammento di bellezza e di bontà, nessuna
lacrima e nessun amore”. Questo vale per Moira e per ciascuno di noi”.
A
benedire il nuovo salvavita è stato l’amministratore parrocchiale di Varenna, don Angelo Viganò.
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