(C.Bott.) Una storia di integrazione. E di amicizia.
La storia di Sedeki e di Luca Picariello, il primo profugo dal Ruanda, Paese
dell’Africa orientale, all’età di soli 4 anni, il secondo operatore del
Patronato Inas Cisl di Lecco e dal 2015 assessore ai Servizi sociali a Mandello.
Una
storia nata proprio a Mandello, in particolare alla “Nostra Famiglia”, residenza
sanitaria e assistenziale per persone con disabilità.
E
una storia che è valsa ai due protagonisti il premio “Flavio Cocanari”, alla
sua decima edizione, assegnato martedì 9 luglio all’Auditorium del Massimo a
Roma nell’ambito della Conferenza nazionale organizzativa della Cisl.
Una
storia costruita anche attraverso le numerose pratiche espletate per arrivare a
far sì che Sedeki potesse ottenere la cittadinanza italiana. Tante ore passate
insieme e tante sfide burocratiche affrontate con caparbietà. E con successo.
Nel
nostro Paese con un permesso di soggiorno per motivi umanitari, Sedeki ottiene -
tra i primi in Italia - dapprima l’invalidità civile e in seguito, appunto, la
cittadinanza italiana.
“Io
lo definisco un uomo di pace perché è un ragazzo rispettato da tutti”, dice di
lui la responsabile della “Nostra Famiglia”.
“L’incontro
tra Luca e Sedeki - è stato detto ieri nella capitale alla cerimonia di
attribuzione del premio - mette in luce come la capacità degli operatori territoriali
di scommettere sulle relazioni ben oltre il semplice adempimento professionale possa
generare crescita, sorrisi e amicizie”.
“Vi
voglio ringraziare tanto per questo premio”, ha detto il sempre sorridente
Sedeki. “Lui ci cambia le prospettive di vita - ha commentato dal canto suo
Luca Picariello - e Sedeki sa mettere in luce i suoi pregi e, per contro,
mettere più in secondo piano le difficoltà e sicuramente ciò che lui ha dato e
continua a dare a me e a tutti noi è ben più di quanto ognuno di noi possa dare
a lui”.
Poi
la consegna del riconoscimento e un lungo meritato applauso.
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