Simpatica rimpatriata per i 60 anni della Williams. Con loro
anche la mandellese Roberta Gala, in squadra nella stagione 1982-83
Domenica 28 luglio le porte della
mitica palestra Negretti, sede della gloriosa società Ginnastica Comense1872, si
sono aperte… sul passato.
Le ex cestiste, oggi donne affermate,
che la frequentavano 35 anni or sono si sono ritrovate con allenatori e
dirigenti per dare il bentornato a una loro compagna, arrivata dagli Stati
Uniti per festeggiare il suo sessantesimo compleanno: Cheryl Williams.
La passione per il basket e la coesione della squadra, che c’era allora come
oggi, hanno fatto sì che in più di 40 riuscissero ad abbandonare per un giorno
la vita quotidiana e a ritrovarsi per scherzare e gioire come un tempo appunto
nella palestra teatro di tante partite e allenamenti, di tanti sacrifici e sforzi,
ma anche di tante risate e di scherzi. Insomma, divertimento puro e sano. Potere
dello sport e dell’amicizia per questa atleta con la A maiuscola.
Cheryl Williams con Serenella Bianco. |
Considerato che il ritrovo era come
detto a Como, cosa c’era di meglio di una gita su un lago tra i più
belli e celebrati al mondo? Nulla. Bastava aggiungere soltanto l’entusiasmo per
organizzare nel migliore dei modi e nei minimi dettagli questa giornata
particolare.
Così, dopo i primi saluti, le prime
lacrime di commozione e le prime foto, la comitiva si è trasferita in battello a Blevio, dove ha
potuto pranzare in una location stupenda. Anche il tempo ha voluto essere
clemente (nonostante le pessime previsioni meteo del week-end) e ha aiutato le ragazze (tra loro
vi era anche Roberta Gala, mandellese, che ha militato nelle file della Comense
nella stagione 1982-83) a festeggiare nel migliore dei modi la loro compagna la
quale - non è nemmeno il caso di sottolinearlo - ha lasciato un ricordo indelebile
nel cuore di tutti, addetti ai lavori e non.
Sono ritornate le fragorose risate
improvvise che si udivano durante le
lunghissime trasferte in pullman,
gli aneddoti e i ricordi che ognuna di loro ha voluto condividere con le
compagne.
Si sono ritrovate vecchie amiche e nuove conoscenze, poiché si sono
riunite le atlete delle cinque squadre che hanno disputato il massimo campionato
femminile tra il 1982 e 1987 (questi infatti sono gli anni in cui Cheryl ha
giocato e vissuto a Como).
Oltre alle giocatrici della prima squadra,
c’erano infatti anche molte delle atlete juniores che vinsero il primo scudetto
di categoria proprio in quegli anni.
La commozione era palpabile, pur nel
clima di autentica di festa. Per tutti, era come essere tornati a casa dopo
tanto tempo. E questo sarà uno di quegli eventi che rimarranno impressi in modo
indelebile nel cuore di ognuno dei partecipanti, esattamente come il ricordo di
quella partita vinta ai supplementari contro avversarie molto più blasonate, o
di quell’altra sfida persa in modo rocambolesco a fil di sirena.
E tutto con un unico filo
conduttore: Cheryl Williams e i valori e i legami che genera lo sport.
Cinque
campionati, poi un grave infortunio
La Società Ginnastica Comense 1872
viene promossa in serie A1 nel 1981 dopo
lo spareggio in campo neutro a Treviso
contro la quotata Unicar Cesena formata da atlete professioniste.
Il campionato 1981-82 è il primo con
la possibilità di tesserare una giocatrice straniera ma a Como, per mancanza
di fondi, rinunciano a questa chance. La
squadra, guidata da Riccardo Fortuna, riesce comunque a salvarsi a scapito di
altre formazioni che schieravano la straniera.
Nell’estate 1982 si trovano un po’
di soldi e viene ingaggiata Cheryl Williams, ala /pivot di un metro e 85,
fisico longilineo e potente, proveniente da Detroit.
Cheryl disputerà 5 campionati (fino
al 1987), piazzandosi sempre ai primi posti della classifica marcatrici.
Un grave infortunio all’inizio del
1987 la costringerà a restare a lungo lontana dai campi di gioco e a rientrare
negli Stati Uniti.
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