Martedì 9 luglio
il violino di Francesco Senese, il sax di Roberto Armocida e il pianista André
Gallo
Il pianista André Gallo. |
Ad
arricchire il programma dei concerti della quindicesima edizione del Festival “Musica
sull’acqua” saranno anche quest’anno i caffè musicali (a ingresso libero), lungo
il lago, con momenti di musica e aggregazione in alcuni bar, caffè ed enoteche
di Colico, occasione per avvicinare il pubblico in maniera più informale alla
musica e per conoscere più da vicino gli artisti della rassegna musicale.
Il
primo appuntamento è per domani, martedì 9 luglio (inizio alle ore 22), presso
l’enoteca Portovino con Francesco Senese, violinista e direttore artistico del
Festival, il pianista André Gallo (entrambi già apprezzati nel concerto di
apertura del Festival lo scorso 6 luglio) e con il sax di Roberto Armocida.Il maestro Franceso Senese. |
Una
formazione di raro ascolto, per un programma altrettanto particolare che si aprirà
con la Suite opera 157 b di Darius Milhaud, composta nel 1936 per violino,
pianoforte e clarinetto (qui nella versione per sax), dal carattere brillante e
vivace e in cui riecheggiano melodie e ritmi di tango, per proseguire con un
omaggio a Nino Rota con il suo trio, scritto nel 1958 per flauto, violino e
pianoforte, pagina dal carattere vivace e al contempo di grande cantabilità, in
cui per quest’occasione il sax andrà a sostituire la parte del flauto.
Il
resto del concerto sarà una sorpresa, tra programmi svelati all’ultimo momento
e improvvisazioni, come il pubblico dei “Caffè” è abituato con piacere ormai da
anni.
Di
grande suggestione si preannuncia poi il concerto notturno di giovedì 11 luglio
nella splendida cornice della chiesa di Santa Maria del Tiglio a Gravedona.
Alle
ore 22.30 una pagina di raro ascolto alla riscoperta di George Enescu e del suo
giovanile Ottetto per archi opera 7, tra atmosfere ispirate alla musica popolare
rumena e quelle di tradizione occidentale.
Ne
saranno interpreti otto musicisti di prim’ordine, a partire da Alina Pogostkina,
per la prima volta ospite del Festival, violinista dall’eccezionale talento,
vincitrice del Concorso internazionale Sibelius di Helsinki nel 2005 e da
allora lanciata verso una brillante carriera internazionale.
Con
il suo prezioso violino Sasserno del 1717 realizzato da Antonio Stradivari, la
Pogostkina sarà al fianco di alcuni dei tutor e docenti della MACH
Orchestra provenienti da importanti
orchestre, di cui alcuni sono prime parti: Alejandro Carreno (violino) e Aimon
Mata (violoncello) dalla “Simon Bolivar Symphony orchestra”, Francesco Senese e
Giacomo Tesini (violini) dall’Orchestra Mozart, Chaim Steller (anch’egli
dall’Orchestra Mozart e dalla Gewandhaus di Lipsia), Simone Briatore (viola), dall’Orchestra
nazionale di Santa Cecilia, e Patrizio Serino (violoncello), dall’Orchestra del
Maggio musicale fiorentino.
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