“Ripicche?
Non ci appartengono. Intendiamo invece, con responsabilità, mantenere un
preciso impegno verso gli elettori che ci hanno legittimato a rimediare ai
danni fatti nel 2015 dalla precedente Amministrazione. La massicciata davanti
alla scalinata della chiesa di San Giorgio, una sorta di secondo sagrato che ha
finito per snaturare l’armonico rapporto secolare con la piazza sottostante, ha
dato luogo a un intervento totalmente insensato”.
Vanno
diritti al bersaglio, il sindaco di Varenna Mauro Manzoni e la sua giunta, nell’informare
la cittadinanza sull’andamento dei lavori in corso in queste settimane nella
piazza centrale della “perla del Centrolago”.
“Lavori
scriteriati che ad Assisi, piuttosto che a San Gimignano, non sarebbero neppure
partiti - evidenzia sempre il primo cittadino - ma che un’allucinante visione
urbanistica li ha ritenuti necessari a Varenna per impedire ai maleducati di
sostare davanti alla chiesa. Una scusa, in verità, perché i maleducati posteggiano
ancora, come prevedibile. Il risultato di cotanto genio, stravolgendo l’armonia
della piazza, ha consentito allora di smantellare il primo dei dieci gradini
della secolare scalinata, sbrodolandovi sopra un ampio ammasso di cemento, ciottoli
tondi e cordoli affilati di probabile provenienza cinese”.
“Le
pietre lise che costituivano l’alzata - afferma sempre Manzoni - e alcuni piccoli
ciottoli di lago sono stati ignorantemente distrutti, così come sono andate
perdute le antiche panchine rimosse accanto alla fontana, sostituite dapprima
con sedute simili a catafalchi, poi rifatte a furor di popolo scopiazzando le
forme di quelle originali. Naturalmente
il tutto fatto senza preventiva autorizzazione della Soprintendenza,
chiamata soltanto in un secondo momento, a opera già realizzata, alla tutela
del doppio vincolo monumentale e paesaggistico. E chi ha pagato per l’enorme
danno causato? Nessuno!”.
Per
rimuovere il manufatto, che tra l’altro costituiva di fatto una barriera
architettonica, e riorganizzare viabilisticamente la piazza attraverso lo
spostamento dell’attraversamento pedonale, teso a evitare ai passanti di
incrociare i veicoli all’ingresso della Ztl e a consentire loro di godere di
una maggiore superficie disponibile al suo interno, saranno impegnati 36.000 euro,
coperti per più del 60% da un bando regionale e per la restante parte con fondi
comunali.
Mauro
Manzoni conclude: “Altrettanto certo è che il fascino unico di Varenna, che
trova conferma nel progressivo incremento di visitatori degli ultimi anni,
merita continua attenzione per difenderne
l’autenticità. Questo è il primo principio e la vera risorsa da
difendere. Varenna è più viva che mai!”.
Ottima iniziativa! Complimenti per la chiarezza delle motivazioni.
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