(C.Bott.) “La vocazione musicale è propria di
tutti i popoli e di tutte le culture. L’Italia, più di ogni altro Paese, ha
manifestato la capacità di rappresentarsi attraverso l’espressione spettacolare,
come tradizione e come ribellione, come conservazione e come novità. Questo
carattere profondamente ludico e drammatico la caratterizza, rendendola unica e
riconoscibile. Inoltre il suo aspetto sempre più multietnico le dà modo di
accogliere suggestioni che rifiutano confini geografici e politici. Per tutto
questo l’Italia è il luogo ideale per raccogliere e trasformare l’invito alla
Festa della musica”.
Lo
si legge nel sito Internet dell’Associazione italiana per la promozione della
Festa della musica, dove si sottolinea altresì che lo spirito autentico di
questo evento è l’apparire pubblicamente e spontaneamente di tutti quelli che
suonano per il proprio piacere, o di chi coltiva idee anche più ambiziose.
Se
dunque le performance spontanee rappresentano il cuore della manifestazione, i
concerti organizzati in occasione del 21 giugno costituiscono un vero e proprio
momento di aggregazione.
E’
stato così ieri sera a Mandello, dov’è andata in scena una sorta di “notte
bianca” della musica, con più band (e più generi musicali) distribuiti in una
ventina di diverse postazioni.
Obiettivo
dichiarato dei promotori dell’evento - con il Comune di Mandello, l’associazione
“Concertando” e “Punto giovani” - era coinvolgere chiunque fosse animato dal
desiderio di fare musica. E, verrebbe da dire, di ascoltare musica.
Così è
stato. Artisti
e pubblico si sono divertiti, per un’edizione 2019 da archiviare
con successo.
Nel servizio
fotografico di Claudio Bottagisi, una serie di immagini e di volti della Festa della
musica di venerdì 21 giugno a Mandello.
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