(C.Bott.) L’itinerario turistico (e, prima
ancora, della memoria) denominato “A piedi lungo la roggia” ha scritto oggi,
domenica 16 giugno, una nuova significativa pagina con l’inaugurazione della
ruota idraulica posizionata a Mandello nell’area pubblica compresa tra via
Dante e via Cesare Battisti, a ridosso del fiume Meria.
Un
progetto studiato fin dal 2005, quello dell’ecomuseo voluto e portato avanti
dall’Archivio comunale della memoria locale, ma anche un sogno divenuto realtà
grazie all’apporto del Comune di Mandello e al ruolo del Bacino imbrifero
montano, determinante in particolare proprio per il percorso che ha portato
alla realizzazione e al posizionamento della ruota idraulica.
“Un
lavoro portato avanti con tenacia - ha premesso il sindaco, Riccardo Fasoli,
nel suo intervento che ha preceduto il simbolico taglio del nastro - e
concretizzatosi grazie alla spinta e all’apporto di più soggetti”. “Poter
vedere qualcosa di concreto - ha aggiunto il primo cittadino - è importante in
particolare per i più giovani per aiutarli a capire l’importanza delle storiche
attività lavorative e commerciali di Mandello, per le quali la roggia ha
rappresentato per secoli un vero e proprio simbolo”.
L’importanza
di questa giornata è stata quindi ribadita da Simonetta Carizzoni, presidente
dell’Archivio della memoria, la quale ha innanzitutto ricordato che l’idea
della ruota idraulica era nata da un libro scritto nel 2006 da Emilio Panizza,
classe 1928, proprio sulla storia della roggia, di cui si hanno notizie già a
partire dalla metà del quattordicesimo secolo.
Poi
un cenno doveroso ad Antonio Agliati, tra i primi e tra i più entusiasti a
cullare il sogno della ruota idraulica, al quale si devono i primi disegni e al
quale è idealmente intitolato il progetto.
Quindi
un’anticipazione. “L’ecomuseo non finisce qui - ha detto la presidente
dell’Archivio - Nostro obiettivo è infatti realizzare una seconda ruota
idraulica, da collocare nei pressi del filatoio Vicini, così da concretizzare
altre tappe dell’itinerario relativo alla storia della roggia Valmeria”.
Infinite GRAZIE e complimenti . Continuateee!
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