“In
queste ore di allarme per il nostro territorio ho avuto modo di comunicare
direttamente con il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli,
di ritorno a Roma dopo essere stato personalmente sui luoghi dell’emergenza
maltempo e dopo aver tenuto una riunione presso la Prefettura di Lecco. Ho
condiviso con lui la necessità che il premier Conte dichiari al più presto lo stato
d’emergenza per le comunità dell’Alto Lario, della Valsassina, della Val
Varrone, della Val Chiavenna, della Valle Spluga e della Bassa Valtellina”.
A
dichiararlo è il parlamentare lecchese della Lega Paolo Arrigoni, questore a
Palazzo Madama e componente della Commissione ambiente, intervenuto per far sì che
le popolazioni colpite possano avere tempestive risposte dalle istituzioni.
“Per
prima cosa aspettiamo l’imminente dichiarazione dello stato d’emergenza che
Borrelli si è impegnato a affrettare presso la presidenza del Consiglio dei ministri.
I presupposti ci sono: ingenti danni e molti evacuati - spiega il senatore Arrigoni - In
secondo luogo ho chiesto la convocazione del capo dipartimento della Protezione
civile in audizione in Commissione ambiente al Senato già per la prossima
settimana per fare il punto della situazione, fare la
conta dei danni e cercare di mettere in campo soluzioni che possano prevenire
queste emergenze. La diga di Pagnona pressoché interrata e i torrenti pieni di
detriti e di alberi richiamano alla necessità improcrastinabile di una
manutenzione attenta di tutto il territorio nazionale, con particolare
riferimento alla pulizia periodica degli alvei dei fiumi”.
“Il
18 aprile dello scorso anno avevo depositato un disegno di legge che prevede
che per un periodo sperimentale di tre anni i presidenti delle Regioni possano
comportarsi come un commissario straordinario in situazioni di emergenza e
autorizzare in somma urgenza l’estrazione di tronchi d’albero e di materiale
vegetale dai corsi d’acqua, l’estrazione di ciottoli, ghiaia e sabbia dal letto
dei fiumi e dei torrenti fino al ripristino del livello storico dell’alveo e
della stabilizzazione dei versanti”, continua il senatore lecchese.
“Purtroppo
quella proposta di legge è rimasta ferma al Senato per colpa della resistenza
irresponsabile di chi vede la difesa dell’ambiente come una guerra integralista
- conclude Arrigoni - ma qui sono in gioco la sicurezza e la vita delle persone.
Borrelli si è reso conto personalmente dello stato dei fiumi nel nostro
territorio e a ore emanerà un’ordinanza che consentirà in via straordinaria la
manutenzione degli alvei dei fiumi da parte delle amministrazioni locali”.
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