Foto di gruppo per i campioni provinciali di ciclismo. |
Un fine settimana davvero esaltante, quello trascorso, per il
Bike Team Mandello.
A Sirone si è disputata l’ultima prova del circuito
amatoriale del Challenger Master Lecco - Memorial Gilardoni. Al termine della
prova, il Trofeo Renzo Gilardoni (a.m.) è stato vinto dal Pedale lecchese, che
ha preceduto il Cellar Team Tredici di Orsenigo e proprio il Bike Team.
Le
maglie di campioni provinciali a cronometro sono state vinte da tre atleti del sodalizio
mandellese. Un plauso va così a Michele Zucchi (M3), a Massimo Redaelli (M4) e
a Mirna Pasetti.
Per
quanto concerne la gara di Sirone, il migliore in assoluto è stato il Master 4
(45/49) Massimo Redaelli, che ha coperto i 3.300 metri del tracciato (Sirone - località
La Montagnetta) nel tempo di 5’32”62. Ottimo quarto posto per Michele Zucchi
(6’11”67), primo tra i Master 3 (40/44). Nella top ten anche Richard Colombo
(6’13”14), terzo nei Master 3.
In
campo femminile vittoria come detto di Mirna Pasetti (7’04”08) che ha concluso
al 39° posto assoluto. Sul podio anche Salvatore Dessì (6’50”83), 29° assoluto
e secondo nei Master 6 (55/59). Al 74° posto Roberto De Marcellis (8’13”73), nono
nei Master 8 (65/69).
Nelle
speciali classifiche individuali, nei Master 3 vittoria di Zucchi davanti a
Colombo, nei Master 4 dominio di Redaelli, con Dessì secondo nei Master 6. In
campo femminile netta affermazione della Pasetti.
E veniamo alla decima edizione della Hero Sudtirol Dolomites,
la maratona di mountain bike più dura al mondo con partenza e arrivo a Selva di
Val Gardena.
Sugli 86 chilometri del tracciato (4.500 metri di dislivello) hanno concluso la gara tre atleti del Bike Team. Un grande sforzo per Fortin, Cannas (alla quinta partecipazione) e Acquati (alla sua terza presenza) e tanta soddisfazione a livello personale.
Sugli 86 chilometri del tracciato (4.500 metri di dislivello) hanno concluso la gara tre atleti del Bike Team. Un grande sforzo per Fortin, Cannas (alla quinta partecipazione) e Acquati (alla sua terza presenza) e tanta soddisfazione a livello personale.
Sui 60 chilometri, invece, ha gareggiato Gabriele
Manzotti, il quale ha completato la prova con il tempo di 7 ore 48’37”,
giungendo 22° tra i Master 7.
Questo
il suo commento: “Ha tutte le caratteristiche della sorella maggiore, di cui è
semplicemente una versione più corta e con circa 1.200 metri di dislivello
complessivo in meno. Per il resto pendenze in salita spesso sopra il 15% di
media, con la risalita finale al passo Sella che presenta caratteristiche
da “Piccola Ornella” e pendenze anche in quel caso oltre il 20%.
Nelle discese, poi, difficilmente si riesce a tirare il fiato”.
“Quando
si arriva al traguardo e nonostante la fatica - aggiunge - la soddisfazione è
sempre grande. Le Dolomiti sono bellissime, il gruppo del Sella visto sia da
lontano sia da sotto è maestoso, il Sassolungo, le “Cinque dita” e la punta
Grohman semplicemente superbe”.
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