Divertente,
spensierata e soprattutto originale: non si potrebbe definire altrimenti
l’esibizione che si è svolta nei giorni
scorsi al parco giochi comunale di
Lierna. Presenti numerosi invitati: i bambini della scuola dell’infanzia, alunni della
scuola secondaria, autorità pubbliche, genitori, nonni e amici, tutti ad
applaudire i giovanissimi ma serissimi artisti in erba della scuola primaria.
“La
scuola: era, è, sarà” è stato uno spettacolo che ha voluto mettere in evidenza
alcuni aspetti del mondo scolastico, operando un confronto simpatico e
scanzonato tra passato, presente e futuro.
Così
si è sorriso delle vecchie lezioni di ginnastica o di italiano, si sono
rispolverati i giochi di una volta e si è riflettuto sulle severe punizioni di
un tempo. Poi, con molta fantasia, si sono ipotizzate gite, ginnastica, lezioni
e punizioni del futuro. La più divertente? Il teletrasporto in presidenza, o il
pulsante magico che rimpicciolisce il discoletto e che consente all’insegnante
di nasconderlo in un cassetto.
Contrariamente
agli altri anni la kermesse si è svolta all’aperto ed è stato uno spettacolo
itinerante: gli attori, posizionati in cinque punti ben definiti del parco, e
il pubblico impegnato a spostarsi nelle varie location della appresentazione.
I
commenti raccolti a caldo hanno dato un buon riscontro alla coraggiosa
iniziativa che ha voluto offrire un tocco di innovazione e originalità.
Il
teatro è stato un modo simpatico per chiudere in bellezza le fatiche di un lungo anno
scolastico, condividendo con la comunità una parte di storia e di lavoro.
Questa
esibizione ha concluso il laboratorio che ha interessato tutte le classi del
plesso e si è svolto per sei lezioni a partire da aprile, un’ora la settimana
per ogni gruppo.
Il
corso è stato tenuto da Franco Piloni, rappresentante dell’associazione “IlfiloTeatro ” di Lecco ed è stato finanziato
dal Comune di Lierna.
L’esperienza
si è proposta di avvicinare i bambini al mondo del teatro offrendo, all’interno
di esso, giochi con l’obiettivo di favorire la conoscenza del proprio corpo, la
percezione e l’occupazione dello spazio, l’applicazione delle diverse velocità
motorie per comunicare sensazioni e stati d’animo.
Non
ultimo, il lavoro svolto si prefissava di favorire la formazione del gruppo, la
ricerca della fiducia in se stessi e negli altri, il potenziamento della
capacità di ascolto, sia verso gli altri sia in sé. Inoltre gli alunni delle
varie classi hanno collaborato con l’esperto nella stesura dei testi e delle
scene.
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