di Claudio Redaelli
Teresio Olivelli |
“Grazie, presidente, per aver richiamato le parole, la figura
e la barbara fine di Teresio Olivelli in un campo di concentramento nazista”. Con
queste parole Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, ha voluto esprimere la
propria riconoscenza al Capo dello Stato per il ricordo del martire lariano che
Sergio Mattarella ha incluso nel suo discorso pronunciato in occasione della
ricorrenza del 25 Aprile, settantaquattresimo anniversario
della Liberazione.
“Perché mai come oggi vale il suo monito secondo cui la
libertà non può essere elargita dagli altri. Non vi sono liberatori ma solo
uomini che si liberano”, dice Guerra. “La Resistenza e la Liberazione -
aggiunge il primo cittadino - ci parlano di un popolo che si libera e si
riprende il suo futuro e di un impegno sui valori di libertà, giustizia,
democrazia e pace che non deve mai essere abbandonato. Mio padre, che lo
aveva conosciuto nei suoi periodi trascorsi a Tremezzo dallo zio don Rocco
Invernizzi, fu testimone nel processo di beatificazione di Teresio Olivelli e
decise di intitolargli
il bellissimo parco
di Tremezzo. A lui è dedicato anche un monumento e il teatro parrocchiale
progettato da
Lingeri. Come sindaco di
Tremezzina e
allora deputato promossi una petizione, sottoscritta da oltre 100 parlamentari e
andata a
buon esito, per dedicargli un’emissione filatelica straordinaria”.
Guerra
aggiunge: “Ogni
anno ricordiamo Olivelli in gennaio, il mese insieme della sua nascita e del suo martirio. In questi
giorni
ho
scritto al presidente
Mattarella, con il quale ho avuto l’onore di condividere alcuni anni di lavoro
parlamentare e che ho poi incontrato in varie occasioni, per invitarlo nel prossimo
gennaio o in un’altra
occasione per rendere
omaggio a Olivelli in questa terra lariana, tra Bellagio e Tremezzo, che lo ha visto nascere
e dove lui tornava
nelle estati della sua adolescenza e giovinezza”.
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