(C.Bott.) Un successo importante, e soprattutto
incoraggiante, per l’incontro che si è tenuto ieri sera al “De Andrè” di
Mandello per la presentazione del progetto “Dispari e pari” legato al bando
della Regione Lombardia significativamente denominato “Progettiamo le pari opportunità”
di cui Mandello era partner, unitamente ad alcuni comuni dell’hinterland
milanese.
L’idea
dell’iniziativa si deve all’associazione “Fare per bene”, che sostiene,
promuove e appunto realizza progetti e attività contro ogni forma di sopraffazione
e discriminazione di genere e tra pari, offrendo in particolare attività di accoglienza
e consulenza psicologica e legale alle vittime di abusi e violenze, principalmente
donne e madri.
“Fare
per bene” realizza così percorsi e porta avanti progetti nelle scuole del
territorio nazionale di ogni ordine e grado, sensibilizzando le nuove
generazioni verso una cultura del rispetto, della legalità e dei diritti della
cittadinanza come prevenzione e lotta a ogni forma di discriminazione, abuso e
violenza, a partire dal cyberbullismo.
Al
“De Andrè” un team composto da un’insegnante, una psicologa e un avvocato ha
relazionato circa le attività svolte all’interno del progetto, iniziato a
ottobre 2018 e terminato in queste settimane.
Le
varie attività si sono svolte presso alcune scuole milanesi e negli spazi
pubblici messi a disposizione dalle amministrazioni comunali.
Attori
protagonisti sono stati gli stessi studenti delle scuole secondarie di primo e
secondo grado, che sull’argomento hanno tra l’altro realizzato una serie di
filmati.
“Sono
particolarmente soddisfatta - è il commento di Serenella Alippi, assessore alle
Pari opportunità - di aver trovato un team di persone professioniste che si
sono occupate in modo serio del tema del rispetto e della parità e che hanno evidenziato
a studentesse e studenti l’esigenza di far sì venga bandita il più possibile la
prevaricazione del più forte sul più debole”.
Dopo
la presentazione del progetto non è mancato neppure un
momento di discussione che ha coinvolto il pubblico, che ha dimostrato di avere
apprezzato il lavoro svolto e condiviso i metodi di sensibilizzazione attuati
nei confronti dei giovani.
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