Nel 2018 oltre
220 colloqui, con un incremento rispetto all’anno precedente. Anche l'abitazione tra i bisogni rilevati più di frequente
(C.Bott.) Oltre 220 colloqui rispetto ai poco più
di 200 dell’anno precedente, con oltre il 60 per cento di utenti (sia italiani
sia stranieri) residenti a Mandello. Tra quanti hanno avuto almeno un colloquio
lo scorso anno, per quanto concerne i Paesi stranieri di provenienza degli utenti
stessi la graduatoria è guidata dal Marocco e dalla Costa d’Avorio, cui seguono
Albania, Etiopia e Romania.
Nella
maggior parte dei casi la fascia d’età è compresa fra i 30 e i 50 anni, mentre
in testa ai bisogni rilevati vi sono le condizioni di povertà e il lavoro,
seguiti dall’abitazione.
Sono
questi i numeri più significativi del 2018 del Centro di ascolto Caritas del vicariato
di Mandello, le cui volontarie operano costantemente con la consapevolezza che
“l’essere condotte a conoscere e a confrontarsi con esperienze di vita diversa
dalle nostre ci aiuta ad approfondire e a riflettere su temi che forse prima
affrontavamo in maniera piuttosto superficiale, o che comunque condividevamo
senza porci seriamente in discussione perché non preoccupate di dover trovare
rimedi, spesso immediati, a situazioni di necessità e di sofferenza”.
Capire
le cause dell’indigenza, della mancanza dell’essenziale, della povertà di
risorse anche psichiche, sentirsi coinvolte dalle incertezze di vite che non
sanno prevedere un futuro e dalla precarietà che impedisce di fare programmi,
induce a chiedersi quali siano i reali valori della vita e come sia possibile trasmettere
non soltanto sostegni concreti ma soprattutto messaggi formativi di cambiamento
e di speranza anche a persone di provenienza, religione e cultura diverse.
Al
Centro di ascolto Caritas di Mandello, costituito nel febbraio 1996, facevano
riferimento fino allo scorso autunno sette realtà ecclesiali: parrocchia di
Abbadia-San Lorenzo, parrocchia di Abbadia-Crebbio, parrocchia di Lierna,
parrocchie di Mandello-San Lorenzo, Mandello-Sacro Cuore, Mandello-Olcio e
Mandello-Somana.
Appunto
dall’autunno 2018 le parrocchie di Abbadia e Mandello sono divenute comunità pastorali, mentre è rimasta autonoma
la parrocchia di Lierna.
L’équipe
del Centro di ascolto si compone di nove volontarie, delle quali otto si
occupano principalmente dell'ascolto e una dei servizi di segreteria. Inoltre un
tecnico, sempre a titolo volontario, garantisce il necessario supporto informatico.
La sede del Centro di ascolto della Caritas, in piazza della Vittoria. |
“La
mancanza di ricambi - dicono le volontarie - ci ha fatto temere di non riuscire
a garantire il servizio e a rispondere adeguatamente alle richieste che
continuavano a pervenire al nostro Centro. Fortunatamente la primavera scorsa si
era unita a noi Adele, Piccola apostola della carità, la cui presenza ha consentito
a ciascuna di noi un avvicendamento quindicinale per i colloqui. Riteniamo tuttavia che la preoccupazione del
ricambio debba essere affrontata e condivisa dal vicariato, a cui il Centro di ascolto
fa riferimento”.
Nell’ottobre
2017 l’allora parroco del “Sacro Cuore” don Pietro Mitta, responsabile del
Centro, aveva incaricato padre Paolo della formazione spirituale del gruppo e
dall’autunno scorso lo stesso sacerdote cura le relazioni tra il Centro di ascolto
e il vicariato.
Tra
gli obiettivi specifici del Centro di ascolto vi era, nel 2018, la prosecuzione
del progetto “Mano solidale”, sostenuto dal vicariato e ideato nell’ottobre 2016
per favorire economicamente “inserimenti lavorativi” presso la Cooperativa sociale
Incontro di Mandello di persone in particolari situazioni di disagio
economico.
L’iniziativa
intendeva e intende tuttora ridare dignità alle persone attraverso l’occupazione e il
fondo è finanziato dalla comunità attraverso donazioni e contributi.
“Avvertiamo
sempre più l’esigenza di un aggiornamento che ci dia modo di rispondere con
competenza alle esigenze che si presentano - osservano sempre le volontarie del
Cda - Abbiamo così partecipato alla giornata formativa di Lomazzo del 19 maggio
2018, oltre che per gli argomenti trattati e la validità dei relatori anche per
il clima di familiarità, amicizia e cordialità che si è instaurato tra
noi volontari dei Cda della diocesi. Da tempo
abbiamo in programma con la Caritas una formazione mirata che vorremmo
estendere anche a persone “attente”, sebbene non direttamente addette ai
lavori. Ciò nella speranza di favorire l’individuazione e l’ingresso di nuove
forze, in particolare giovani”.
Consolidato
è il lavoro di rete che favorisce una miglior conoscenza delle situazioni e
consente di individuare le modalità per far fronte alle diverse problematiche,
evitando il sovrapporsi di interventi per una stessa persona o nucleo
familiare.
La
coordinatrice del Cda partecipa così ogni mese, unitamente a una rappresentante
della “San Vincenzo”, alla Rete di Mandello e a quella di Lierna.
C’è peraltro, nelle volontarie del Centro di ascolto, la
consapevolezza che in
questi anni caratterizzati dalla crisi economica e dalla conseguente crescita
di una cultura individualista e consumistica le relazioni e la solidarietà
faticano a emergere, così come stentano ancora a decollare i rapporti con le
parrocchie.
“Il
nostro impegno per questo 2019 - sottolineano al riguardo le volontarie del Cda
- sarà quello di migliorare i rapporti con i vari gruppi parrocchiali, per tentare
di creare un ordinato e preciso modello di competenza e intervento rispetto
alle numerose esigenze che si verranno a presentare”.
Il
Centro di ascolto della Caritas - che a Mandello ha sede in piazza della
Vittoria, a lato della chiesa di San Zeno - è aperto il martedì e il sabato
pomeriggio, rispettivamente dalle 15 alle 17 e dalle 15 alle 16.30.
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