Apprezzati intermezzi musicali di Maria Zuccoli, Giovanni Gaddi e Angela Del Pozzo a Sormano
nella serata introduttiva dell’evento “Il tè delle 5”
Da sinistra Angela Del Pozzo, Giovanni Gaddi e Maria Zuccoli ieri sera a Sormano. |
(C.Bott.) La vita e la pace ai tempi di Leonardo, nel cinquecentesimo anniversario
della morte di Leonardo da Vinci, per un evento nel segno della musica, dell’arte e
della festa a Caglio, Rezzago e Sormano, dove la Comunità pastorale della Madonna
di Campoè propone l’edizione 2019 del “Tè delle 5”.
“Parlare di pace, sognare la pace, sperare che la
pace si diffonda - è la premessa attorno alla quale è nata e si sviluppa l’iniziativa
- è legittimo ma non basta. Essere “artigiani della pace”, come chiede Papa
Francesco, è cosa ben diversa. Impegnarsi in prima persona vuol dire mettersi
in gioco, fare, capire a fondo, studiare, dialogare con gli altri, cambiare il
proprio modo di porsi rispetto al problema”.
E
ancora: “Il tè delle 5 non ha la pretesa di risolvere problemi ma di
sollecitare le coscienze, creare momenti di condivisione e riflessione e anche
di gioia”.
Ecco
allora sette week-end distribuiti su quattro mesi, da inizio maggio a fine
agosto. Eventi che si intersecano, che vogliono dare a tutti la possibilità di
vivere “momenti di pace”. Musica, giovani, riflessioni, mostre, sport, arte e voglia
di stare insieme per sentirsi “in pace con gli altri”.
La
geografia del “Tè delle 5” è, come detto, quella consueta: Caglio, Rezzago e
Sormano, quindi la Vallassina terra di mezzo tra Como e Lecco con la sua
natura, le sue dodici chiese e tre centri storici piccoli ma davvero belli.
Il
percorso ha inizio con alcuni appuntamenti finalizzati a ricreare il clima e le
abitudini di anni lontani, quali “l’andare a cantare maggio”, per far conoscere
meglio l’arte e la vita riferita a importanti testimonianze come gli affreschi
di De Passeris, la pala di Santa Maria e l’affresco di Campoè.
“Parlare di pace nel Rinascimento,
parlare di arte lombarda all’epoca di Leonardo” l’argomento oggetto del primo
appuntamento, che nella serata di ieri, sabato 4 maggio, prevedeva una conversazione
con Fabio Cani, storico dell’arte, e una serie di intermezzi musicali con i
violoncelli di tre giovanissimi della Scuola di musica “San Lorenzo” di
Mandello, allievi della docente Anna Camporini.
La ventinovenne liutaia Gloria Croce. |
Location del primo
evento, a Sormano, la chiesa di Santa Maria a Dicinisio, dove si sono esibiti -
in solo, duo e trio - Maria Zuccoli, Giovanni Gaddi e Angela Del Pozzo.
Fabio Cani ha reso ulteriormente interessante la
serata proponendo immagini relative al tempo di Leonardo e soprattutto parlando
della pace negli anni del Rinascimento.
Ieri intanto, in chiusura di serata, da segnalare
anche l’apprezzato intervento di Gloria Croce, 29enne di Giussano che sette
anni fa ha aperto un laboratorio di liuteria.
La giovane liutaia ha parlato di come si costruiscono
i violini e di come sia stato importante, per lei, “fare bottega” per alcuni
anni per imparare la professione, proprio come fece Leonardo nel ‘500.
Gloria Croce ha portato alcuni esemplari di violini da
lei costruiti, alcuni attrezzi, una dima e vernici naturali per far comprendere
che costruire uno strumento è un lavoro bellissimo che richiede passione,
dedizione e grande competenza.
Alberto Bottinelli, organizzatore dell’evento, ha ringraziato
Emanuela Milani, direttrice didattica e artistica della Scuola di musica “San
Lorenzo”, per una collaborazione che quest’anno porterà altri due pianisti
della scuola mandellese a prendere parte alla significativa rassegna lariana.
Si tratta di Caterina Zuccoli e Daniele Panizza.
Nessun commento:
Posta un commento