(C.Bott.) La Festa della mamma è alle porte. A Mandello
il Centro italiano femminile guarda da anni a questa ricorrenza con particolare
attenzione e, dando prova di una non comune sensibilità, propone proprio alle
mamme (ma non soltanto) una serata di preghiera e riflessione, con un
momento di festa e con la musica e il canto a fare da ideale cornice.
Il
Cif dà così appuntamento per martedì 14 maggio nella chiesa arcipretale di San
Lorenzo, dove alle 20.15 verrà celebrata la messa.
A
seguire, elevazione musicale con il Coro Gaudeamus, al termine della quale è
previsto un rinfresco presso l’oratorio San Lorenzo.
Va
ricordato che questo è un anno di grande significato per gli aderenti al Centro
italiano femminile, associazione non a caso definita “di antica tradizione”.
Ricorre infatti nel 2019 il settantesimo anniversario di fondazione del gruppo comunale
di Mandello.
Il
Centro italiano femminile nasce a Roma nel 1944 in un momento particolarmente
difficile per il Paese e, poco a poco, si diffonde a livello comunale in tutta
Italia.
E’
quella una fase in cui le donne devono lasciare il lavoro di casa per
sostituire gli uomini chiamati alla guerra e devono quindi assumere il ruolo di
capofamiglia.
Alla
fine del conflitto la situazione cambia e non è più proponibile che le donne
riprendano semplicemente la vita appartata di prima. Si fa così strada la consapevolezza
di far parte integrante di una società nuova e più aperta, che esige tuttavia
una preparazione che la maggior parte delle donne non ha.
Sono
questi i presupposti su cui nel 1949 nasce anche il Cif di Mandello, che in
questo 2019 come detto particolarmente significativo intende rivolgere un pensiero
affettuoso e grato a Ernestina Gini e a Maria Stucchi che, con altre amiche
volonterose, diedero vita a questa associazione con il proposito di sostenere e
valorizzare le risorse e le competenze delle donne, attuandone la formazione
civica e sociale e promuovendo servizi per la comunità e il sostegno alla
famiglia, alla luce dei valori cristiani di solidarietà e condivisione.
“Lungo,
vario e non sempre facile è stato il nostro cammino - dicono responsabili e
volontarie dell’associazione - segnato dal mutare dei tempi e della società. Il
Cif ha sempre cercato di mantenere vivo il rapporto con il mondo che lo
circonda e di affrontare con realismo le difficoltà e le problematiche
generali, con una visione naturalmente più ampia ai suoi livelli più alti,
nazionale e regionale, più specifica e aderente alle necessità del territorio a
livello provinciale e comunale”.
Da
qui la cura per la formazione culturale e sociale delle donne da un lato e,
dall’altro, la promozione di servizi e attività utili alla comunità (si vedano
in particolare i servizi per la prima infanzia e, nella fattispecie, il Punto gioco,
che esiste ormai da 21 anni).
“Se
volgiamo lo sguardo a considerare il lavoro compiuto - aggiungono - possiamo
dire di aver sempre cercato di fare del nostro meglio per andare incontro alle
istanze che i tempi ci hanno proposto e ci auguriamo di cuore di poter
continuare il percorso intrapreso con forze nuove e spirito forte”.
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