E’ ancora il botta e risposta tra il sindaco Mauro Manzoni (e la
sua giunta) e il gruppo consiliare “Uniti per Varenna” a tenere banco in queste
settimane e a surriscaldare il dibattito politico-amministrativo nella “perla
del Centrolago”.
L’ultima presa di posizione, in ordine di tempo, è appunto dei
consiglieri di “Uniti per Varenna”, che replicano alle recenti dichiarazioni
del primo cittadino con la nota che di seguito pubblichiamo:
Siamo profondamente delusi dalla risposta
in merito all’interpellanza da noi presentata circa la questione “frana di
Fiumelatte”.
Le prese in giro portano comunque poco lontano e, malgrado le fumose frasi
lette dall’assessore Del Nero condite dalle solite colpe scaricate sull’amministrazione
comunale precedente (ormai una tradizione, come la Festa del lago) e la
comunicazione che… dopo un approfondito confronto tra tecnici e amministratori
è emerso come (testuale) sia “necessaria l’attivazione di una specifica
procedura per la messa in sicurezza dell’intera area coinvolta dall’evento
franoso” (ossia che il muro crollato vada riparato: che scoperta!) è però
emerso, tra le pieghe delle varie carte presentate e discusse in consiglio comunale,
come la spesa presunta per “aggiustare la situazione” a Fiumelatte sia
lievitata a quasi 100.000 euro e che per racimolare tale cifra si siano
sottratti soldi, ad esempio, alla voce manutenzione strade.
E i tempi per far partire un (molto)
ipotetico cantiere? Non è dato a sapersi. Intanto rimaniamo in attesa e… in
colonna!
L’interrogazione, invece, presentata
sull’incasso 2017 e 2018 dell’imposta di soggiorno ha fatto emergere una
gustosa curiosità: deciso lo scorso anno in consiglio comunale all’unanimità di
raddoppiare le tariffe dell’imposta stessa, la maggioranza è riuscita a
superare ogni più pessima previsione: incassati circa 220.000 euro ma non spesi
ben 60.000 euro finiti in avanzo di bilancio!
Ma allora a che scopo aumentare l’imposta
per i turisti? Già, perché il sindaco Manzoni, a fronte delle nostre critiche circa
l’avanzo mostruoso di bilancio di ben 1.200.000 euro, ha replicato appunto in
seduta consiliare, ben convinto e più volte, che il buon amministratore è
appunto quello che non spende i soldi! Ossia, appunto, che “fa avanzo di
bilancio”.
E no, caro sindaco, così non ci siamo: è
ora di iniziare a fare qualcosa di concreto! Dopo aver effettuato con pronta
solerzia la prima opera fondamentale per Varenna, al momento del suo insediamento
ben tre anni addietro, ossia la demolizione in piazza San Giorgio del basamento
della statua dell’artista Carlo Ramous (pensava forse che rappresentasse
qualcuno dell’Amministrazione precedente? ) aspettiamo con ansia la seconda: la
demolizione dell’ormai mitico “selciatone” ai piedi della chiesa di San
Giorgio, che a suo dire tanto turba i fedeli di Varenna.
In merito poi alle sue allusioni
sul piano personale secondo le quali il nostro capogruppo avrebbe dettato la linea di
abbandonare la maggioranza per suoi “motivi poco nobili” (sue testuali parole),
rispediamo al mittente, con forza, queste velenose illazioni.
Il gruppo “Uniti per Varenna” è uscito
compattamente dalla maggioranza dopo aver constatato in modo palese
l’incapacità della sua compagine ad amministrare. Volgarmente, “a fare qualcosa
di utile” per Varenna. E ben lo abbiamo spiegato in consiglio comunale e ai cittadini.
La invitiamo quindi a risparmiarci le sue
pseudo-omelìe e le sottoponiamo (a lei, in quanto estremo paladino dell’etica e
del ben amministrare) un semplice quesito che circola ormai da tempo in paese:
che ne penserebbe se un qualunque amministratore spostasse fittiziamente la
residenza (magari potrebbe legittimamente pensare l’uomo della strada) per evitare
il versamento dovuto dell’Imu?
Il gruppo
consiliare “Uniti per Varenna”
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