Riceviamo e
pubblichiamo:
Ormai
siamo alle porte di una stagione turistica che si spera soddisfacente per tutti.
Sempre più spesso, infatti, si parla di turismo, di avvenimenti che molti
comuni e associazioni organizzano per attirare la gente sul nostro lago e, in
particolar modo, sul ramo lecchese dove, nel passato, non vi era sicuramente
una vocazione prettamente turistica come invece la parte comasca ha sempre
avuto.
Ma
qualcosa stona: vedere da mesi e mesi due semafori tra Bellano e Varenna che
rallentano (anzi, fermano) il normale defluire dei mezzi, specie nelle belle
giornate del fine settimana, è un “pugno in un occhio” verso chi vorrebbe
passare qualche ora di svago dalle nostre parti e ci si chiede come sia
possibile non risolvere questo problema.
Per
chi volesse godersi il panorama mozzafiato che riserva la strada che costeggia
il lago, la penitenza è quella di ore di coda assicurate (come avvenuto qualche
settimana fa).
Senza
voler incolpare, la domanda sorge spontanea: quando si potrà avere lo sblocco
dei due tratti che tutti vedono? Oppure non è possibile tarare i semafori (almeno
la domenica sera) in modo tale che si possa avere un tempo maggiore per poter
far defluire i mezzi che scendono verso Milano, visto che dalla parte opposta
vi è pochissimo traffico che sale?
Sembra
impossibile che non si trovi una soluzione. Si parla molto in questi giorni
delle famose Frecce tricolori che sorvoleranno Varenna nel prossimo mese di
settembre: tutto bello, tutto fantastico ma forse sarebbe bene pensare anche
alla terra, oltre che al cielo… Almeno per queste cose così concrete, che
dovrebbero attirare la gente e non farla “scappare” o spazientire in modo
smisurato.
Sperare
è l’ unica cosa che ci rimane, anche se un noto proverbio definisce lo
speranzoso in modo poco felice.
Massimo Gilardoni - Mandello Lario
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