Il musicista varennese
Ennio Cominetti dovrebbe tenere un suo concerto nella Cattedrale parigina nel
marzo 2020. “Ora non so cosa accadrà”
14 maggio 2016, brucia la chiesa arcipretale di San Lorenzo a Mandello. |
(C.Bott.) “Brucia la Cattedrale di Notre-Dame.
Fiamme fuori controllo, crollano guglia e tetto. Risale al XII secolo”. Titoli
che allarmano ma che ben sintetizzano l’incendio che in queste ore sta
divorando a Parigi la splendida chiesa monumentale, che sorge come noto su un’isola
fluviale, al centro della capitale francese.
Quella
notizia e le immagini provenienti appunto da Parigi non possono non far
riaffiorare i ricordi della sera del 14 maggio 2016, quando a Mandello un
incendio rischiò di distruggere la chiesa di San Lorenzo.
Fu
anche quello un incendio devastante, divampato poco prima delle 20 e che divorò
parzialmente il tetto dell’arcipretale, rischiando di danneggiare, se non di
distruggere, il prezioso organo scolpito e dorato che si trova all’interno
dell’edificio. Alla fine si salvò l’altare maggiore, in legno intagliato e
dorato.
Le
fiamme, come si ricorderà, scaturirono dalla centrale termica che si trova
all’esterno dell’edificio religioso, alle spalle della cappella di Santa Marta,
all’incrocio tra via del Fosso e Vicolo del Fosso.
In
breve tempo le fiamme avvolsero il tetto, dando vita a un enorme rogo con un
fumo nero che si levò alto in cielo, catturando lo sguardo di moltissimi mandellesi
attoniti e spaventati per quanto stava accadendo.
Una
donna, non appena iniziato il rogo, tentò di entrare in chiesa, uscendo
peraltro subito dopo respinta dal fumo denso e acre che si era già sviluppato
all’interno.
I
vigili del fuoco lavorarono ininterrottamente fin oltre la mezzanotte e per i
mesi successivi la chiesa fu inagibile.
A
distanza di poco più di sette mesi dall’incendio, il 16 dicembre 2016, la
chiesa si ripresentò ai fedeli quasi totalmente senza impalcature (e in tutto
il suo splendore) e per l’occasione venne organizzato un concerto.
Ora
il mondo guarda a Notre-Dame e spera. E a guardare a quanto accade nella
capitale francese è Ennio Cominetti. L’organista, compositore e direttore d’orchestra
ha in programma un suo concerto proprio nella Cattedrale parigina per il 27
marzo dell’anno prossimo. Sarebbe quella, per il musicista varennese, la sua
terza volta a Notre-Dame. “Speriamo non venga danneggiato l’organo - dice
Cominetti - Ricordo di aver passato una notte intera, alla fine di dicembre di
qualche anno fa, dentro lo strumento”. “C’erano con me anche persone di
Mandello, Abbadia Lariana e Varenna, che avevano approfittato del mio concerto
per visitare Parigi - aggiunge - Ora non so cosa accadrà… Certo quanto sta accadendo è
devastante per l’umanità intera”.
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