Giovedì 25
aprile al cimitero il discorso commemorativo del sindaco e in serata spettacolo
al “De Andrè”
(C.Bott.) Giornata di commemorazione anche a
Mandello, giovedì 25 aprile, nel settantaquattresimo anniversario della
Liberazione.
Il
programma prevede alle ore 8 l’omaggio ai caduti per la libertà da parte di una
delegazione dell’amministrazione comunale e delle associazioni
combattentistiche e d’arma presso i monumenti e le lapidi a loro ricordo
presenti sul territorio mandellese.
Alle
10.15 ritrovo in piazza Leonardo da Vinci, quindi partenza del corteo - accompagnato
dal corpo musicale mandellese - verso il cimitero del capoluogo, dove alle
10.30 sarà celebrata la messa. Alla
celebrazione eucaristica farà seguito il discorso commemorativo del sindaco,
Riccardo Fasoli.
Per
l’occasione la cittadinanza è stata invitata a esporre il tricolore ai balconi
e alle finestre di casa.
Nella
serata sempre del 25 aprile al teatro comunale “Fabrizio De Andrè”, con inizio
alle ore 21, Storie minime in una vicenda
massima, su testi di Roberto Curatolo.
Si
tratta di musiche e liriche a cura di Tiziano Mazzoni, con la direzione
artistica di Gianni Zuretti. Le voci narranti saranno quelle di Roberto
Curatolo, Ignazio Occhipinti e Federica Toti, con Tiziano Mazzoni chitarra e
voce, Gianfilippo Boni tastiere e voce ed Ettore Bonafè alle percussioni.
Lo
spettacolo pone l’accento in maniera decisa sul ruolo importante e spesso
misconosciuto che ebbero le donne durante la Resistenza, donne capaci di
mantenere attiva e funzionante la rete di supporto logistico, organizzativo e
sanitario per i combattenti.
Storie minime in
una vicenda massima è
uno spettacolo di teatro-canzone che racconta come sia stata la somma di tante
piccole vicende umane, caratterizzate da scelte coraggiose e disinteressate, a
realizzare quella grande vicenda storica che è stata la guerra di liberazione
dal nazifascismo.
Decine
di migliaia di persone, soprattutto giovani, all’indomani dell’8 settembre 1943
si posero dinnanzi alla scelta se chinare il capo di fronte alla feroce
dittatura nazifascista oppure mettere a repentaglio la vita per liberare il
Paese.
E
proprio con il piccolo ma significativo contributo di molte donne e di tanti
uomini coraggiosi prese forma quel movimento resistenziale che, con l’aiuto delle
truppe alleate, portò alla Liberazione.
Nessun commento:
Posta un commento